HomeSenza categoriaSforamento del Patto di stabilità 2010: tutto da rifare

Sforamento del Patto di stabilità 2010: tutto da rifare

L’ex assessore Piero Sassi

Il Tar Molise ha accolto la richiesta di sospensiva della delibera numero 8 del 16 luglio scorso a firma del commissario prefettizio del comune di Isernia, Annunziato Vardè. Con tale documento il funzionario di governo aveva, di fatto, certificato lo sforamento del Patto di stabilità 2010. Il ricorso, presentato attraverso lo studio legale Colalillo, dall’ex sindaco Gabriele Melogli, dall’ex assessore al Bilancio Piero Sassi e altri, punta il dito contro una serie di atti “illegittimi” di Vardè, che avrebbe recepito “acriticamente”i rilievi della Corte dei conti sul presunto sforamento del Patto. Peraltro, “senza tenere in considerazione le opportune controdeduzioni” lasciate in eredità dall’amministrazione uscente a chiunque si fosse insediato a Palazzo San Francesco. Ora, per effetto della decisione dei giudici amministrativi, le controdeduzioni in questione dovranno essere subito inviate alla Corte dei conti, come richiesto appunto dai ricorrenti. Mentre la prosecuzione della camera di consiglio è fissata la prossimo 17 gennaio. Il comportamento del commissario era stato definito da Sassi “molto grave, vista la carica rivestita dal funzionario di governo, di fatto sindaco facente funzioni del Comune pentro”. Nessuna irregolarità nei bilanci sarebbe stata lasciata dal centrodestra dopo dieci anni di governo della città, come evidenziato punto per punto nel ricorso succitato. In particolare, da parte di Vardè sarebbe stato fatto riferimento, più volte, al rischio di dissesto finanziario. Quando, secondo l’ex assessore, la circostanza sarebbe assolutamente “falsa”. Il commissario, in pratica, avrebbe “illegittimamente riconosciuto anomalie e criticità della gestione finanziaria posta in essere dall’amministrazione”, ma senza motivarle a dovere. Secondo Sassi, i conti del Comune sarebbero in ordine ma Vardè non avrebbe fatto nulla per scongiurare “l’aumento per le tasse per gli isernini”. Eventualità, quest’ultima, “non imputabile affatto alla precedente amministrazione. Molto soddisfatto l’ex assessore: “Finalmente si comincia a fare un po’ di chiarezza. Attendo fiducioso  l’esito del giudizio, consapevole di aver sempre operato correttamente e nell’esclusivo interesse degli isernini. Sarà allora che dimostrerò come le dichiarazioni rilasciate per mesi da certi soloni della politica, e non solo, non fossero altro che denigrazioni gratuite, di cui gli stessi dovranno rispondere agli occhi della città”. Se il Tar sposasse in pieno il ricorso, dovrebbe essere rivisto anche il bilancio. E Melogli e Sassi vincerebbero una battaglia che li ha visti per mesi sulla graticola.

Pubblicato alle ore 12:56:37 

Più letti

Venafro, tutto pronto per la Passione Vivente

Presentata da Fondazione Mario Lepore e Parco Regionale dell’Olivo, si terrà sabato 30 e domenica 31 marzo VENAFRO. La Passione di Gesù a Venafro si...
spot_img
spot_img
spot_img