L’avvocato Gianluca Giammatteo è il nuovo coordinatore Udeur-Popolari della Provincia di Isernia. La nomina, lo scorso 11 dicembre, da parte del coordinatore regionale Vincenzo Niro, è stata formalizzata nel corso di una riunione convocata per la definizione e la composizione della cabina di regia della Provincia di Isernia, così com’è già stato fatto per Termoli, che governerà, tra l’altro, le operazioni relative alle imminenti elezioni politiche, regionali e amministrative. “L’importante risultato che abbiamo ottenuto, nelle ultime consultazioni comunali di Isernia – ha dichiarato Niro al termine dell’incontro – testimonia il fatto che il nostro partito, pur nelle difficoltà che vivono il Paese e la nostra Regione e nonostante la confusione politica che oramai regna sovrana, non ha perso il consenso dell’elettorato che, evidentemente, ne premia la fermezza con cui difende la propria identità di partito popolare e cattolico e la coerenza e la tenacia con cui persegue i propri, dichiarati obiettivi politico-amministrativi”. Nel corso dell’incontro non poteva mancare un approfondimento critico dell’attuale situazione politica, nazionale e regionale, in vista delle imminenti consultazioni elettorali. “La situazione – ha commentato Niro – è particolarmente difficile poiché alle enormi difficoltà finanziarie, economiche e sociali che affliggono l’Italia e, ovviamente, il Molise si affianca una palese confusione politica, con personalismi e giochi di potere che certamente non aiutano ad affrontare nel modo migliore i problemi da risolvere, quelli concreti, facendo aumentare il sentimento di sfiducia e il senso di avvilimento nei cittadini”. “Per quanto ci riguarda – ha proseguito Niro – due punti sono assolutamente certi. Uno è certamente il fatto che ogni nostra scelta politica, considerato il particolare momento che stiamo vivendo avverrà su basi esclusivamente programmatiche. Non siamo e non saremo disponibili a unioni politiche finalizzate al mero esito elettorale. Abbiamo verificato il sostanziale fallimento del sistema bipolare, e permettetemi di ricordare quante volte abbiamo espresso le nostre preoccupazioni, rispetto alle labili resistenze delle coalizioni che, se non tenute insieme da reali vincoli programmatici, si frantumano nelle guerre interne di posizionamento politico-istituzionale. L’altro punto è quello per cui, sempre più fedeli ai principi ispiratori del pensiero di Don Luigi Sturzo, sentiamo la necessità di dover dare voce, in questa particolare congiuntura storica, anche nella composizione delle liste elettorali, a chi voce non ce l’ha. Al mondo delle associazioni, dei movimenti, dei gruppi e dei singoli cittadini le cui idee non trovano amplificazione, o addirittura vengono soffocate; a loro ci rivolgiamo sia per un coinvolgimento in prima persona che per l’elaborazione di programmi e progetti politici e amministrativi”.