di Pasquale Bartolomeo

Il capitano dell’Isernia Fc, Nicola Panico

Il giorno dopo la disfatta con la Sambenedettese si apre un’altra pagina fosca per l’Isernia Fc. La società biancoceleste, sempre più in crisi, ha infatti svincolato gli ultimi due big rimasti: Vinciguerra e, soprattutto, capitan Panico, uomo simbolo della squadra. Il presidente Gianni Monfreda, secondo indiscrezioni, avrebbe incontrato nel pomeriggio di oggi ‘Mister X’, il misterioso imprenditore isernino che aveva promesso di aiutarlo con 15-20mila euro. Al momento, non è dato sapere l’esito dell’incontro, ma gli umori del numero uno biancoceleste, stamani, non lasciavano ben sperare. Di aiuti esterni, finora, neanche l’ombra. E a Monfreda servirebbero almeno 70mila euro per garantire un campionato dignitoso. Ieri, invece, in campo c’erano nove under. Dai quali non si può pretendere nulla più di quanto dato. Ma la salvezza, così facendo, è a dir poco un miraggio. Come gli aiuti economici millantati dalla politica locale, ancora una volta distante dalla squadra e dallo sport: sul conto corrente dedicato lanciato da ‘Isernianews’, finora, solo un consigliere comunale, Stefano Testa, ha bonificato 100 euro, pari al costo di un abbonamento. Altri, come il sindaco Ugo De Vivo e il consigliere Raimondo Fabrizio, hanno lavorato alacremente per piazzare gli abbonamenti ad amici, colleghi e conoscenti. Per il resto, nulla assoluto. Un atteggiamento cieco, considerando che tra due mesi si vota. E gli elettori non dimenticheranno neppure questa. Oggi, intanto, si chiude il calciomercato: a quanto pare Galuppi emigrerà addirittura in Australia, mentre Ricci farà il salto in C2. Ma l’interesse maggiore, in città, si registra intorno al futuro di Nicola Panico. Il giocatore ha ricevuto due offerte: una dal Pierantonio, serie D, provincia di Perugia. L’altra dalla Turris, club di Santa Croce di Magliano che milita nel campionato d’Eccellenza. L’attaccante ha ammesso di aver raggiunto un’intesa a livello economico con quest’ultima squadra, ma di non aver ancora voluto firmare. Di voler aspettare. Ancora. Fino alla fine. Nella speranza di poter restare e continuare a vestire, con orgoglio, la casacca di una città che lo ha accolto, ricambiata, con grande affetto. Panico, nell’Isernia, la ‘sua’ Isernia, ci crede ancora. E vuole lottare sul campo, con dignità, per non vederla retrocedere. Chi scrive ha da poco il piacere di conoscere questo ragazzo. E può limitarsi a dire solo questo: nel calcio, grazie a persone come lui, c’è ancora voglia di credere nei valori dello sport. Nicola si è attivato personalmente, con dedizione commovente, tutti i giorni, da quando la crisi della società è stata ufficializzata, per aiutare Monfreda e l’Isernia calcio. Ha perfino dato un contributo economico a un compagno di squadra in difficoltà. Si è prodigato personalmente nel vendere gli abbonamenti. Di più, nessuno potrà mai chiedergli. Ma lasciarlo andare via, così, senza aver tentato davvero il tutto per tutto, è un peccato di cui più di uno dovrà pentirsi. Soprattutto quanti dalla città di Isernia hanno avuto tanto senza rendere nulla in cambio. Se domani il capitano lascerà il capoluogo pentro, segnerà una ferita profonda. Per la città, per lo sport, per tutti. Non lasciatelo andare via. Da grande capitano e da uomo vero, Nicola Panico, per l’Isernia, rappresenta un patrimonio. Ma il tempo è quasi scaduto. Farlo aspettare ancora, invano, con false promesse, non è più consentito a nessuno.

Pubblicato alle ore 21:38:30