Di Pietro lancia la lista Idv e tende la mano a Pietracupa: “Illuso da Iorio”

Antonio Di Pietro con i candidati della lista dell'Idv di Isernia alle elezioni regionali del Molise del 2013
Antonio Di Pietro con i candidati della lista dell’Idv di Isernia alle elezioni regionali del Molise del 2013

ISERNIA. Presentata questa mattina all’hotel Europa  la lista dell’Italia dei Valori della provincia di Isernia in corsa per le elezioni regionali. La lista è formata da Cosmo Tedeschi, Francesco Rossi, Antonio Sorbo e Antonino Mancini. Alla manifestazione è intervenuto anche il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che ha spiegato perché è stato possibile in Molise realizzare l’alleanza con il Pd. “L’Italia dei Valori – ha dichiarato Di Pietro – non sta lavorando per sfasciare il centrosinistra, ma vuole costruire un’alleanza con il Pd e con tutte le forze politiche che vogliono mettere al primo posto la questione sociale. In Molise ci siamo riusciti”. Ha poi precisato che  a livello nazionale tale intesa non è stata concretizzata “perché il Pd pensava che Monti non si candidasse, che Berlusconi fosse sconfitto e che, quindi, potesse vincere da solo senza l’Idv che è come una moglie con il mattarello”. Poi è entrato nello specifico commentando l’allargamento della coalizione di centrosinistra guidata da Frattura all’area moderata con l’ingresso dell’Udeur e della lista civica ‘Rialzati Molise’ creata da Mario Pietracupa. “Si sono pentiti – ha commentato Di Pietro – e hanno fatto ciò che andava fatto. Si sono dissociati da chi ha portato al fallimento il territorio molisano. Pietracupa, inoltre, non si è riproposto con il salto della quaglia. Ha compreso che non può più rimanere complice dello sfascio, ma non si può rappresentare l’alternativa perché con Iorio c’era pure lui. Pietracupa è una delle persone che erano state illuse da Iorio”. Più complesso il caso dell’Udeur con l’esponente storico, Vincenzo Niro, nel listino di Frattura. Un altro candidato alla presidenza della regione, Massimo Romano (Costruire Democrazia), ha sollevato la presunta incandidabilità di Niro per un vicenda giudiziaria risalente a molti anni fa. In merito Di Pietro ha detto: “Il caso Niro mi permette di entrare in una questione che ho affrontato molte volte da magistrato, da politico, da uomo delle istituzioni. Quei ragazzi che a 20 anni si sono trovati a sbagliare nella vita e hanno pagato il debito con la giustizia e non sono diventati recidivi, hanno fatto un’esperienza che gli è servita per ritornare a essere uomini delle istituzioni e al servizio delle istituzioni”. “Riabilitazione: andate a leggere sul Vangelo che cosa significa. Significa dare la possibilità a chi si pente di ricostruire una vita e tornare a essere una persona degna. Chi in gioventù ha occasione di fare qualche errore tragga spunto da quest’esempio per poter rinascere”. Di Pietro poi ha ricordato che “Niro nel 2006 si era candidato nella stessa coalizione (centrosinistra) in cui c’era Massimo Romano che oggi lo accusa. Per cui è una strumentalizzazione puerile e bambinesca di chi pensa di poter vivere nella polemica, invece di pensare a ricostruire un territorio disastrato”.

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