Danilo Leva
Danilo Leva

“L’accreditamento e l’autorizzazione sanitaria per 40 posti letto in favore della Gea Medica di Isernia da parte del Commissario ad acta per la Sanità in Molise, seppure oggetto di una vicenda alquanto rocambolesca, possono rappresentare un dato positivo, purché non prescindano dal mantenimento di tutti i livelli occupazionali della fallita Igea”. 

Ad affermarlo è il segretario regionale del Partito Democratico Danilo Leva il quale, nell’esaminare la situazione attuale dell’Istituto riabilitativo pentro, esprime perplessità e chiede lumi in merito ai criteri utilizzati per l’individuazione dei lavoratori da reinserire nel nuovo corso aziendale e di quelli da lasciare, invece, a casa. “Trentacinque persone – sottolinea Leva – sono rimaste fuori dalle attività della nuova società. Si tratta di 35 famiglie che, al momento, non possono godere di alcun ammortizzatore sociale”.  In un decreto del 31 dicembre 2012, firmato dal commissario e dal sub commissario ad acta per la Sanità, viene evidenziato che, in base alla valutazione tecnica GAR, “tutte le prescrizioni precedenti sono state superate” e che, quindi, l’Igea “possiede i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi per l’accreditamento istituzionale”. Inoltre, con lo stesso decreto viene accolta l’istanza avanzata dal curatore fallimentare dell’Igea medica di voltura dell’autorizzazione sanitaria e dell’accreditamento in favore della società Gea Medica Srl, “per effetto di affitto d’azienda”. Alla luce di tali disposizioni, il segretario regionale del Pd ritiene che l’avvenuto accreditamento avrebbe dovuto prevedere anche il mantenimento delle unità occupazionali dell’ex Igea Medica. Pertanto, chiede ai commissari per la Sanità e al prossimo governo regionale di vigilare sulla vicenda, per tutelare i lavoratori e non solo la parte datoriale.