Il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo sulla questione Ittierre ha dichiarato: “Il signor Bianchi dell’Ittiere, come suo solito, in piena campagna elettorale, decide di fare politica più che impresa. Sulla questione ho dovuto svolgere delle puntualizzazioni qualche mese fa, ma è opportuno farlo ancora per non contribuire a creare equivoci e malintesi come invece qualcuno sembra volere. A pochi giorni di distanza dalla scadenza del commissariamento dell’azienda – con il conseguente passaggio al Gruppo di Bianchi della titolarità della stessa – e quindi dalla presa d’atto ufficiale che tutto è andato per il meglio secondo i piani stabiliti dalla stessa gestione commissariale, il signor Bianchi, in un’assemblea di lavoratori, mi dicono abbia asserito che il presidente Iorio e la Regione non si sono occupati dell’Ittierre, non dandole mai fondi. Sempre Bianchi avrebbe evidenziato una serie di problematiche, che peró, viene da pensare, stranamente, sono venute fuori solo adesso, anche se conosciute in passato e mai opportunamente certificate. Tutto questo alla vigilia dell’incontro con il candidato del centrosinistra Frattura che ha fatto entrare Bianchi in modo ufficiale a piedi uniti nella campagna elettorale. Sono interessato evidentemente, in modo diverso da Bianchi, alle prossime elezioni e per questo debbo fare sul punto delle necessarie sottolineature: la Regione ha avuto la responsabilità di favorire l’inserimento in Ittierre di Bianchi attraverso una fideiussione di 12 milioni di euro (la prima rata di restituzione per 4 milioni di euro scadrà il prossimo ottobre); l’azienda di Pettoranello ha goduto fino al 31 dicembre scorso di una nostra specifica politica di sostegno attraverso ammortizzatori sociali e formazione professionale che le hanno consentito di ridurre fortemente il costo di lavoro; Ittierre sta definendo con Finmolise e alcune banche un ulteriore prestito, la cui procedura dipende dall’affidabilità finanziaria dello stesso gruppo Bianchi; la Giunta regionale ha infine deliberato il cofinanziamento per un Contratto di Sviluppo di 48 milioni di euro insieme al Governo nazionale, e ciò al di fuori di quanto previsto per le regioni come il Molise che non sono piú nell’ Obiettivo Uno. In questi giorni ho sensibilizzato il Ministero delle Politiche di Coesione proprio per la definizione di questo Contratto di Sviluppo. Ad ogni modo mi sento di dire al signor Bianchi che come Regione siamo anche disposti a verificare l’opportunità di assumerci completamente l’onere del finanziamento pubblico del Contratto a tre condizioni: che lui garantisca il suo impegno di parte privata di 40 milioni euro così come previsto dalle linee di base del Contratto; che ci sia un piano di sviluppo certificato da un istituto specializzato che garantisca la sua sostenibilità operativa, economica e finanziaria; che si dimostri in concreto la volontà di rafforzare il management di qualità che possa tracciare un percorso finalizzato a far vivere l’Ittierre da sola sviluppando iniziative commerciali di qualità e non limitandosi a vivere alla giornata. Siamo quindi totalmente dalla parte di quei sindacati che queste cose le richiedono da tempo. Non è giusto speculare in questi giorni di campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori che devono essere certi di trovare in me un fiero sostenitore delle loro problematiche, oltre che del sacrosanto diritto alla conservazione dei posti di lavoro. Da subito sono disposto a parlarne anche in un’assemblea pubblica, anche insieme ai miei competitori politici di questo momento”.