Izzi incalza la Pubblica Ammistrazione: “Saldino i debiti con le imprese”

Il consigliere regionale Domenico Izzi
Il consigliere regionale Domenico Izzi

ISERNIA. Domenico Izzi, consigliere regionale uscente e candidato per l’Udc alla prossima tornata elettorale, ribadisce i punti fondamentali del suo programma di governo. In particolare, pone l’accento su come poter aiutare le piccole imprese, l’artigianato, l’agricoltura e il commercio. “Nonostante il difficile periodo di crisi e la particolare situazione congiunturale dell’economia italiana, è necessario che la Pubblica Amministrazione riscuota i soldi dai cittadini per sanare i debiti pregressi con le imprese. Rimettere il denaro in circolo – ha affermato Izzi – è la condizione fondamentale per far sì che la nostra l’economia e quindi l’occupazione possano ripartire. Sono consapevole delle problematiche che stanno affrontando le molte ditte molisane che sono alle prese con il mancato pagamento dei crediti vantati con la Pubblica Amministrazione. Decine di attività rischiano di chiudere e stanno chiudendo perché lo Stato non ha ancora saldato i debiti contratti con le aziende a cui si è rivolto. Il dramma riguarda un po’ tutti quegli imprenditori ai quali non è rimasta altra possibilità se non quella di chiedere di intervenire prima che sia troppo tardi, anche perché i posti di lavoro a rischio sono tantissimi. Le banche, a tal proposito – ha sottolineato il consigliere regionale – hanno un ruolo fondamentale per la crescita della nostra economia, soprattutto in una piccola regione come il Molise. Puntualmente, infatti, registro lo sfogo di diversi imprenditori che lamentano l’impossibilità di accedere a crediti per l’acquisto di materie prime o per investimenti che riguardano il miglioramento o il potenziamento delle loro attività. La situazione diventa, dunque, paradossale perché da un lato le imprese non riescono a incassare i soldi guadagnati e dall’altro gli Istituti bancari non sono disposti a concedere agli imprenditori la fiducia necessaria. La priorità – ha concluso Mimmo Izzi – resta, quindi, il pagamento dei debiti contratti dalla Pubblica Amministrazione con le aziende italiane che arrivano ormai a 95 miliardi di euro. A essa, va aggiunta la questione non meno importante di sensibilizzare le banche a sostenere la sopravvivenza del nostro tessuto economico. Occorre, a tal proposito, impegnarsi, di comune accordo con le Regioni, affinché la questione venga risolta nel più breve tempo possibile”.