
Il presidente dell’Ente di Via Berta e coordinatore provinciale del Pdl, Luigi Mazzuto, sferra il suo attacco frontale al candidato del centrosinistra spiegando quelle che a suo avviso sono le motivazioni per cui un isernino non potrebbe e non dovrebbe mai votare per Frattura. “Una eventuale quanto improbabile elezione di Paolo Di Laura Frattura alla presidenza della Regione sarebbe una iattura per il Molise, in particolar modo per la Provincia di Isernia. Siamo stati costretti in un recente passato a difendere la sopravvivenza della Provincia di Isernia dagli attacchi che sono giunti dal Governo guidato da Mario Monti. Il centrodestra molisano, in assoluta solitudine, ha condotto una feroce battaglia per garantire che il territorio potesse essere adeguatamente rappresentato sotto il profilo istituzionale. Non solo non abbiamo incassato la solidarietà della controparte politica, ma abbiamo dovuto preservare le posizioni conquistate e consolidate in 40 anni di autonomia anche dalle aggressioni del centrosinistra, con il leader dell’Idv Antonio Di Pietro che s’è battuto per la chiusura di via Berta e con gli esponenti nazionali del Pd che, sulle Tv di Stato, si sono interrogati sulla necessità che una Regione come il Molise dovesse sopravvivere. In tutto ciò Paolo Di Laura Frattura, da presidente della Camera di Commercio di Campobasso, si è speso affinché l’ente camerale isernino fosse soppresso e fagocitato dall’istituzione da lui presieduta. Inoltre, nella remota e sciagurata ipotesi che il centrosinistra vincesse le elezioni regionali, non annovererebbe esponenti isernini in grado di rappresentare adeguatamente le istanze dei cittadini di questa parte di Regione. Affinché i sacrifici compiuti dai fondatori della nostra Provincia non siano vanificati dalla inettitudine di improvvisati politicanti, confido nel senso di responsabilità dell’elettore isernino che rinnoverà la fiducia al presidente Michele Iorio, l’unico in grado di garantire, anche a Roma, autorevolezza e rispettabilità alla voce del popolo molisano”.
Luigi Mazzuto