Antonio Izzi: ” Dare un risposta concreta attraverso il turismo e la cultura”

Antonio Izzi, sindaco di Rocchetta a Volturno, lei rappresenta la vecchia guardia del socialismo. I giovani, invece, sono ancora interessati alle vere ideologie che la storia ci ha tramandato? Nelle provincia di Isernia avvertiamo la carenza della presenza di giovani, pur avendo una storia gloriosa come partito socialista che altri invece non hanno. Abbiamo resistito ai terremoti del passato. Per questo motivo sostengo la mia posizione di socialista di sinistra, anche perché non esiste un socialismo di destra, non raccolgo quindi alla provocazione di coloro i quali oggi sostengono che noi siamo di destra. Non è un problema di destra o di sinistra. Il problema è che la gente non ha più quella fiducia che aveva in passato, per cui bisogna ricominciare da capo. Tangentopoli è la causa di tutto. Fino al ’92 il partito socialista era un partito importantissimo per la Nazione, raccoglieva il 16% dei consensi. Il problema non è stato Craxi, si tratta di ben altro: sono state alcune componenti legate all’anticomunismo e alcune correnti interne al partito a determinarne la perdita di consensi per il partito. I giovani di oggi sono cresciuti in assenza della vera ideologia del socialismo: nelle famiglie in questi anni si è parlato di socialisti solo come ladri. È anche per questo motivo che oggi per la democrazia diventano importanti anche i partiti che raccolgono l’1 o il 2% delle adesioni. La proposta di Antonio Izzi candidato alla regione. Dare un risposta concreta attraverso il turismo e la cultura. È su questo che deve giocarsi il futuro della nostra regione. L’agricoltura è un altro tema fondamentale: puntare su un’agricoltura di tipo intensivo, sbloccare finanziamenti per impianti di irrigazione per l’alta valle del Volturno, incentivare le produzioni di nicchia. Così come ho fatto nel mio piccolo comune di Rocchetta, nella mia piccola realtà, voglio continuare a far sentire la mia voce.