Regionali, Isernia condannata dal quoziente: perderà due seggi

ISERNIA. Il capoluogo pentro perde, come da pronostico, due seggi. ‘Colpa’ della legge elettorale vigente, che nasconde trappole sconosciute ai più.  A Isernia sono andati al voto quasi lo stesso numero di elettori delle Regionali 2011 (l’affluenza registrata è stata pari al 59.33 per cento rispetto al 59.93 di due anni fa, pari a meno 0.6 per cento). Considerando che alle Regionali gli aventi diritto della Provincia d’Isernia sono pari a 94.804, i voti espressi (considerando tuttavia le bianche  le nulle, che sarà possibile scorporare solo domani, dopo lo spoglio che inizierà alle ore 14), sulla base dell’affluenza succitata significa che alle urne si sono recate circa 56.250 persone. Pertanto, il meccanismo dei quozienti vedrà assegnati al capoluogo pentro solo due consiglieri regionali, invece di quattro. Il quoziente è quel numero di voti che serve a capire quanti seggi interi spettano a ogni singola circoscrizione (che in Molise corrisponde al territorio delle due province). Il numero in questione si ricava dividendo il numero dei voti validi (escludendo dunque le schede bianche e le nulle) per il numero dei posti da assegnare aumentato di un’unità (dunque, 4+1=5, nel caso di Isernia). Storicamente, è sempre stato superiore a Campobasso, in confronto a Isernia. Ma stavolta, come ipotizzato da Isernianews a gennaio (leggi l’articolo) è accaduto il contrario. Alle Regionali 2011, nella provincia pentra, i voti validi furono circa 51mila. Stavolta, dividendo 56.250 per 5, otteniamo circa 11.250. Numero dal quale, ripetiamo, occorrerà sottrarre i voti non validi e le bianche. A Campobasso, invece, su 237.575 aventi diritto ha votato il 60.84 per cento, ovvero circa 144.540 persone (anche qui i voti validi non sono conoscibili prima di oggi pomeriggio). Dividendo per 13 (12+1) viene fuori un quoziente pari a 11.120, di poco inferiore a quello della Provincia di Isernia (11.250). Insomma, con il complesso meccanismo dei resti Campobasso sarà premiata rispetto a Isernia. Con l’attuale sistema, infatti, nel 2011 Isernia avrebbe eletto soltanto Filoteo Di Sandro per il Pdl e Danilo Leva per il Pd.