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Sindaco, corsa a tre nel centrodestra

Raffaele Mauro
Raffaele Mauro

ISERNIA. Assorbita l’esclusione dal Consiglio regionale, Isernia si prepara, per consolazione e costrizione, alle elezioni comunali. Palazzo San Francesco è ed è stata sede fantasma di un Consiglio mai avuto. L’anatra zoppa si è espressa nella sua natura: tra commissari che si alternavano, una città viveva nello stallo amministrativo. L’elezione di Ugo De Vivo pareva essere la svolta, o quantomeno il cambiamento, ma i dimissionari sono diventati, poi, precursori del caos politico. Neanche il tempo di rifiatare dalle consultazioni, che le parti politiche di destra e sinistra stilano programmi per la campagna che a breve avrà inizio. La scelta sulla quale aleggia il dubbio è su chi sarà il candidato sindaco nel capoluogo pentro. A maggio 2012 il risultato di Rosa Iorio  lasciava presagire quella che poi è divenuta la disfatta di Michele, suo fratello. De Vivo ha ancora il colpo in canna. L’ago della bilancia, Raffaele Mauro, nonostante il terzo posto, uscì dalla sfida come l’uomo che sfidò il partito, l’uomo in grado di scegliere e portare consensi. È proprio il nome di Mauro, dell’ex presidente della Provincia, ad essere il più acclamato. Insomma, un uomo, una certezza… di voti. Ma il giorno, nel centrodestra, da poco più di un anno a questa parte, tarda ad arrivare: troppe voci dentro il coro, troppi galli che cantano e l’alba del nuovo dì non arriva mai.

Piero Sassi
Piero Sassi

Piero Sassi, detto Bob, sarebbe per molti l’Obama isernino. Nome papabile, apparentemente smentito da lui stesso, nonostante i forti consensi ottenuti alle Regionali. Ma l’uomo che non hai mai nascosto il volere di ricoprire la carica di primo cittadino è il consigliere uscente e presidente dello Iacp Gianni Fantozzi. L’insediamento di Frattura in Regione potrebbe apportare modifiche nelle postazioni strategiche: Fantozzi in questo caso rischia la defenestrazione da presidente dell’Istituto delle case popolari. Infine, altro cognome che circola sugli appunti del centrodestra – ma lui per il momento non si pronuncia –  è Mimmo Izzi. L’esponente Udc non è riuscito a entrare a Palazzo Moffa e per questo è libero da responsabilità amministrative. Uomo di fiducia di Iorio, potrebbe essere lui il cavallo su cui puntare.

Donato Giannini

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