Comunali, 'Alleanza' in soffitta. E Di Sandro 'sgonfia' De Bernardo sindaco

Filoteo Di Sandro
Filoteo Di Sandro

ISERNIA. Archiviata l’esperienza di ‘Alleanza per il Molise’. Non sarà rispolverato, neppure in vista delle Comunali, il movimento che nel 2009 prese forma attorno a Filoteo Di Sandro. A dichiararlo è proprio l’ex assessore regionale, che nella competizione elettorale del prossimo maggio, schiererà le sue truppe direttamente sotto le insegne di Fratelli d’Italia. La cosa si lasciava presagire, in quanto già alle ultime elezioni regionali il movimento non ha presentato una lista a sostegno di Michele Iorio. Sui possibili candidati, Di Sandro non fa nessun nome: “Alle Comunali presenteremo la lista Fratelli D’Italia. Per individuare il candidato sindaco vogliamo le Primarie di coalizione. Sono uno strumento di democrazia, c’è scritto anche nello statuto del nostro partito”. Sulla base di queste dichiarazioni si rivelerebbe, quindi, infondata l’ipotesi di un rinnovato asse tra l’ex assessore e Michele Iorio intorno ad una possibile candidatura a sindaco del suo concittadino Lucio De Bernardo. “Non c’è alcun accordo rispetto a nessun nome. Auspico  che si proceda con le Primarie – ribadisce Di Sandro – e non che vi siano candidature imposte dalle segreterie di partito”. Se da un lato, quindi, c’è chi ha ipotizzato un nuovo sodalizio con l’ex governatore della Regione, dall’altra parte ci sono coloro i quali hanno accusato Di Sandro di tradimento proprio nei confronti di Iorio. L’epiteto di ‘traditore’ gli sarebbe valso a causa del presunto mancato impegno in campagna elettorale da parte di sindaci vicini a Di Sandro. Rispetto a tali insinuazioni, l’assessore uscente dichiara di aver sostenuto l’ex presidente della Regione in maniera leale e a coloro che lo mettono in dubbio lancia una sfida“Chiedetelo direttamente a lui e capiremo chi l’ha tradito”.  Sulle indiscrezioni circolanti negli ultimi giorni in merito ad un eventuale commissariamento del Pdl e alla conseguente rimozione dei coordinatori di Campobasso e Isernia, rispettivamente Pierluigi Lepore  e Luigi Mazzuto, Di Sandro ha preso le distanze: “Sono uscito dal Pdl, non mi interessano queste questioni. Ricordo che mi sono candidato con Fratelli d’Italia”.  Ad accompagnare i rumors sulla ripulitura dei vertici di partito, ci sono voci che vorrebbero Di Sandro prossimo ad essere espulso dal Pdl. Ma, anche in questo caso, l’ex assessore si dice distante da quanti intendano strumentalizzare la sua posizione nel partito di Silvio Berlusconi: “Me ne sono andato da tempo dal partito. Mi sono dimesso da vicecoordinatore regionale ormai da un anno. Faccio parte di Fratelli d’Italia, ora”.  Il partito di Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, in Molise, grazie a Di Sandro capolista al Senato nelle ultime elezioni Politiche, ha ottenuto un successo che non ha avuto eguali nel resto del Paese, tuttavia questo non è bastato a permettergli l’ingresso a Palazzo Madama. Un seggio, invece, lo ha conquistato il suo vecchio partito, il Pdl, circostanza che – in attesa di sapere cosa farà il primo eletto Berlusconi – varrebbe la riconferma per Ulisse Di Giacomo. È sulla base di queste considerazioni, che all’interno del Pdl, Di Sandro viene dipinto come lo sconfitto di turno. Al riguardo l’assessore uscente ha dichiarato: “Ciò che si dice all’interno del mio vecchio partito non mi interessa, ognuno può fare le disamine che preferisce, sul voto e sulle altre questioni. Non esprimo giudizi, mi rendo, invece, disponibile al dialogo con gli amici del centrodestra”. Infine sugli equilibri della provincia di Isernia, modificati a seguito delle ultime Regionali: alla domanda se il presidente Mazzuto farebbe bene a fare un rimpasto, l’ex pidiellino non si espone. “Mi auguro la stabilità per il governo della Provincia – conclude – Se Mazzuto lo riterrà opportuno, lo faccia”.

VD