D'Achille tuona contro Esattorie: deve 6 milioni al Comune

Maria Teresa D'Achille
Maria Teresa D’Achille

ISERNIA. Recupero relativo al taglio delle indennità dei vecchi amministratori di centrodestra e giro di vite sui crediti che il Comune vanta nei confronti di Esattorie spa. Questa la ricetta dell’ex consigliere comunale Maria Teresa D’Achille per risparmiare ulteriori sacrifici ai cittadini. Riguardo alla prima questione, l’ex consigliere chiede “decurtazioni del 30 per cento da applicare a sindaco, giunta, presidente del Consiglio e consiglieri, a questi ultimi con una rideterminazione del gettone di presenza“. D’Achille prosegue sottolineando una stranezza del caso: “Ebbene, durante la gestione straordinaria dell’ex commissario Vardè è stato previsto il taglio delle indennità relative a dicembre 2012 riguardante l’amministrazione De Vivo ma sinora non si è intervenuti in merito al pregresso (amministrazione Melogli) per un ammontare di circa 30/40 mila euro riferiti al periodo gennaio-maggio 2012 in seguito allo sforamento del Patto di stabilità 2011“. L’ex consigliere ha dichiarato che solleciterà il commissario prefettizio, Vincenza Filippi, affinché si proceda al recupero di tali somme, utili a risparmiare i tagli ai servizi pubblici. Sull’altro fronte, i crediti vantati nei confronti dell’ente gestore del servizio di riscossione tributi, D’Achille parla di un vero e proprio braccio di ferro tra quest’ultimo e il Comune: “La gestione commissariale dell’ente di Palazzo San Francesco – spiega D’Achille – unitamente ai revisori dei Conti, ha inviato ultimamente una nuova diffida al gestore a riversare le somme dovute che nel corso degli anni si sono ingigantite superando ad oggi i 6 milioni di euro. Contestualmente il settore referente dell’ente ha effettuato il conteggio dell’importo che deve al gestore del servizio di riscossione tributi per il lavoro svolto (notifiche, accertamenti, istruttorie su domande di rimborso ed altro) che ammonterebbe a circa 1 milione di euro”. Dunque, il Comune vanta un credito di 6 milioni di euro e allo stesso tempo detiene un debito di un milione nei confronti del medesimo soggetto, Esattorie spa, per i quali, tuttavia “non è possibile  procedere per compensazione – chiarisce l’ex consigliere – e, pertanto, il versamento di tale somma si effettuerà solo dopo il recupero del credito vantato”. Una situazione di stallo, questa, che porterà, con tutta probabilità, ad un “contenzioso con effetti devastanti”.