
ISERNIA. Il centrodestra, o almeno una sua frangia, sarebbe al lavoro per risorgere dalle proprie ceneri. Ad aver affossato la coalizione dei moderati sono stati una serie di eventi verificatisi in occasione delle elezioni Regionali e Politiche. Ultimo, in ordine cronologico, lo ‘scippo’ del seggio al Senato da parte di Silvio Berlusconi ai danni di Ulisse Di Giacomo, coordinatore del Pdl molisano. Prima ancora si è assistito alla pesante sconfitta elettorale subita alle Regionali da Michele Iorio contro Paolo Frattura. Preludio della disfatta del Pdl era stata l’esclusione della lista in provincia di Isernia, il cui presunto responsabile coinciderebbe con la figura di Luigi Mazzuto, coordinatore del partito nel capoluogo pentro. Quest’ultimo è, perciò, sotto i riflettori: se dovesse sbagliare un altro colpo verrebbe, con tutta probabilità, ‘azzerato’. E di responsabilità sulle proprie spalle Mazzuto ne ha parecchie considerato che ricopre anche la carica di presidente della provincia di Isernia. Un vuoto di potere, dunque, nel Pdl si è già venuto a creare. A chiedere l’ufficialità del rinnovo delle cariche, attraverso un’epurazione totale, è proprio Michele Iorio. L’ex governatore auspica ad una scelta da parte di Silvio Berlusconi che vada verso l’azzeramento vero e proprio del partito, affinché si possa ripartire in vista della nascita di Forza Italia 2. Allo stesso tempo, c’è un’altra componente del centrodestra, le cosiddette ‘seconde linee’, che vorrebbe andare a colmare la ‘vacatio’ di potere creatasi in seguito alla sparizione della vecchia classe dirigente. La Giunta regionale uscente è stata quasi interamente ‘resettata’: dopo essersi candidati alle Politiche, infatti, esponenti del Pdl come Filoteo Di Sandro, Gianfranco Vitagliano, Franco Giorgio Marinelli, oltre ad Antonio Chieffo, candidato nel listino con Iorio alle Regionali, sono rimasti privi di incarichi politici. In un tale caos, c’è quindi un’altra ala del centrodestra che, per restituire credibilità alla coalizione, vorrebbe ripartire dagli amministratori locali: i sindaci, i consiglieri comunali e così via, con i quali ci sarebbero in programma una serie di incontri organizzativi. La ventata di rinnovamento dovrebbe arrivare con le imminenti elezioni comunali di Isernia. A tal proposito si è parlato di Primarie per individuare il candidato sindaco, ma, a conti fatti, pare ormai un’ipotesi difficile. C’è chi ritiene che i tempi siano troppo stretti per organizzare questo tipo di consultazioni, che per il centrodestra rappresenterebbero una novità. Altri ancora sostengono che si tratti di uno strumento suscettibile di manovre per far convergere le preferenze su un candidato predeterminato. A questo punto pare più che probabile un asse tra gli uomini di Raffaele Mauro sulla candidatura a sindaco di Raimondo Fabrizio. Al fine di svecchiare il centrodestra, infatti, non sarebbe coerente ripresentare lo stesso Mauro, ex presidente della Provincia e già consigliere regionale. Alle scorse Comunali del 2012 l’avvocato isernino si presentò come candidato sindaco con la lista ‘Farfalla tricolore’, scontrandosi con Rosetta Iorio – la quale perse la competizione elettorale anche per effetto di Mauro – per poi riallinearsi, come testimonia l’ingresso nella Giunta provinciale di Andrea Di Lucente, suo braccio destro. Mentre Fabrizio, anch’egli avvocato, avrebbe tutte le carte in regola per dare nuova linfa al centrodestra: consigliere comunale del Pdl, nel giugno 2012 fu uno dei quattro a non dimettersi nel Consiglio che determinò la fine della breve esperienza di De Vivo sindaco. Questa sorta di ‘verginità’ politica di Fabrizio piace a molti: a chi, nel centrodestra e nel Pdl, all’epoca, era contro le vecchie scelte di partito; ai fedelissimi di Mauro, quali lo stesso Di Lucente e il giovane consigliere comunale, nonché collega avvocato di Fabrizio, Angelo Cutone; infine, a chi con la politica ha poco o nulla a che fare. Due nomi su tutti: Gianni Monfreda e Mimmo Cicchetti. Il primo, presidente dell’Isernia Fc., ha sempre portato avanti le istanze del mondo dello sport e del sociale, in politica non è mai entrato e oggi vedrebbe di buon occhio la candidatura di Fabrizio, dimostratosi sempre vicino al settore. L’altro, Cicchetti,ex presidente della Fenice volley di Isernia, imprenditore e titolare della tipolitografia Cicchetti, è una figura che ha sempre militato nello sport, raggiungendo importanti traguardi personali e professionali. In occasione delle Regionali del 2011, Cicchetti si candidò con la lista di ‘Progetto Molise’, dove, pur non essendo eletto, ottenne un discreto risultato, trattandosi della sua prima esperienza in politica. Ma da allora non è più sceso in campo in prima persona. Ha continuato, tuttavia, a maturare un sogno: Isernia città dello sport. Cicchetti starebbe perciò predisponendo una lista civica di ‘sportivi’, in appoggio proprio a Fabrizio sindaco, con l’imprenditore in campo come candidato consigliere. Questi, dunque, i capisaldi della rifondazione del centrodestra: sport, cultura e sociale. Sui quali Fabrizio dovrà riuscire a far ripartire un centrodestra ormai in palese affanno.