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Monaco, "L'Idv sbaglia a premere su Frattura"

L'ex segretario provinciale dell'Idv, Antonio Monaco
L’ex segretario provinciale dell’Idv, Antonio Monaco

ISERNIA. Antonio Monaco, fuoriuscito dall’ Idv dopo la riunione di Termoli dello scorso 6 gennaio, oggi si unisce all’appello del partito isernino che chiede una maggiore rappresentatività per il capoluogo pentro in Regione, ma avverte: “Condivido questa rivendicazione ma credo che giunge a tempo scaduto”. Dopo l’incontro di Termoli, l’Idv pentro ha subito un vero e proprio esodo con l’abbandono di alcuni importanti esponenti quali – insieme al segretario provinciale, Monaco – l’ex consigliere del Comune di Isernia, Edmondo Angelaccio, l’ex assessore comunale, Claudio Falcione e il rappresentante del coordinamento regionale, Vincenzo Di Giacomo. Tale gesto ha rappresentato una presa di posizione lontana da quelle che sono state alcune scelte del loro leader nazionale, Antonio Di Pietro. Decisioni che hanno procurato confusione e amarezza. I fuoriusciti non hanno compreso l’eliminazione del simbolo del partito nella competizione elettorale per il rinnovo del Parlamento, nè hanno visto di buon occhio la posizione del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che in Molise, in occasione delle elezioni regionali, si è schierato con Massimo Romano, candidato alla carica di governatore, in contrapposizione con la coalizione facente capo a Paolo Frattura. Oggi, che gli ex colleghi isernini stanno provando a far sentire la propria voce, questa la riflessione di Monaco: “Ho lasciato l’Italia dei Valori insieme ad altri amici rimasti delusi da un travisamento di una linea politica ispirata alla trasparenza e al legittimo sentimento di cambiamento, nonché per una nuova linea politica non condivisibile e che nei fatti è risultata fallimentare. Oggi seguo con la massima attenzione le rivendicazioni della classe dirigente dell’Idv di Isernia che si sente isolata, dimenticata, bistrattata e che chiede un riconoscimento, un giusto e legittimo ruolo nel panorama politico e amministrativo regionale. Ci sono già stati momenti significativi quando si prendevano decisioni importanti per il futuro del partito Idv Isernino e personalmente ho avuto, da solo, il coraggio di esprimere in un’affollata riunione termolese tenutasi il 6 gennaio 2013 l’esigenza che al territorio della provincia di Isernia venisse riconosciuto il giusto ruolo, anche alla luce dei risultati elettorali ottenuti nelle competizioni elettorali dell’ottobre 2011 e delle amministrative di Isernia del maggio 2012. Le mie esternazioni alla presenza del presidente Di Pietro caddero nel vuoto, nessuno le ha sostenute. Finalmente in questi giorni prendo atto che l’Idv isernina è risentita per il fatto di vedersi esclusa dalla vita politica regionale. La rivendicazione è legittima, ma arriva a tempo scaduto e viene posta in modo errato. La richiesta di rappresentatività, tra l’altro, viene indirizzata al soggetto sbagliato ovvero al neo eletto Presidente Paolo Frattura. Il problema della rappresentatività territoriale del’Idv è tutta all’interno al partito, il problema va risolto in sede politica all’interno del partito stesso. Auguro agli amici dell’Idv di Isernia di riuscirci, intanto li invito a riprendere le mie richieste, avanzate nella riunione del 6 gennaio. Mi diano atto che forse avevo ragione avendole esplicitate già da allora. Sono rimasti per troppo tempo in attesa e in silenzio, hanno perso troppo tempo prezioso. Sono convinto, e lo dico senza timore di essere smentito, che l’IDV di Isernia merita un ruolo importante all’interno dell’ istituzione regionale, ma le rivendicazioni non devono assolutamente coinvolgere il neo Presidente Paolo Frattura”.

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