Castel di Sangro – La devastazione ambientale degli anni ottanta, a quanto pare, non è bastata a far desistere altri tentativi d’intervento sul fiume Sangro già martoriato dal cemento nel tratto che va da Castel di Sangro a Villa Scontrone. Adesso, incombe l’ipotesi della realizzazione di una centrale idroelettrica. Le amministrazioni comunali e le associazione dei due territori dovranno esprimersi in merito. Ecco l’autorevole opinione del sindaco di Scontrone, Ileana Schipani, presidente del Centro Italiano Riqualificazione Ambientale (Cirf).
Videoservizio di Fabrizio Fusco