
ISERNIA. “È bastata un po’ di pioggia per trasformare il fiume Cavaliere in una pattumiera”. È l’allarme lanciato dall’associazione Pam – Pesca Ambiente Molise per porre l’attenzione sul disastro ambientale che sta interessando il corso l’affluente del Volturno. Il corso d’acqua si forma dopo la confluenza del Carpino e del Sordo, all’altezza del depuratore di Isernia, percorrendo parte del territori di Macchia e raggiungendo dopo dieci chilometri il Volturno. “Una valanga di pannolini – spiega il presidente della Pam, Salvatore Tartaglione – catturati dalla vegetazione, prevale rispetto a buste di plastica, guanti in lattice, bende e garze, cerotti, lattine, preservativi, fili della corrente e rifiuti di ogni assurda fantasia. Addirittura un motorino con tanto di targa, sportelli di auto, lamette, chiodi, batterie, pneumatici”. Incredulità, delusione e rabbia: sono i sentimenti che oggi pervadono i tanti volontari che, dopo anni di abbandono, hanno ripulito il fiume contribuendo alla nascita della ‘Riserva Cavaliere’.

La fine di un sogno per coloro che in questa piccola ‘oasi’ avevano investito gran parte delle loro energie. La zona, diventata un luogo di incontro per giovani e meno giovani che condividono le passione per la pesca e amano il contatto con la natura, è stata scelta per effettuare la finale del campionato italiano juniores di pesca del 6 e 7 aprile. Considerate le attuali circostanze, tuttavia, la gara è a rischio e non è difficile immaginare che verrà disputata altrove. Il presidente dell’ associazione ha sporto denuncia chiedendo che sia fatta luce sul fenomeno che ha colpito in modo così violento il fiume Cavaliere. L’associazione Pam profonderà ogni impegno presso le istituzioni affinché sia restituita dignità alla riserva e siano trovati strumenti, mezzi e risorse per garantire tutela a questo tratto di fiume.