
ISERNIA. Ai nastri di partenza dovevano esserci tre candidati. E invece alle Primarie del centrosinistra per la scelta del sindaco di Isernia saranno ne sei, senza contare una domanda esclusa, ma che non mancherà di far discutere. A sfidarsi domenica 14 aprile saranno il presidente della Camera di Commercio di Isernia, Luigi Brasiello, in quota Pd. Grande favorito della vigilia, per lui la candidatura è stata presentata da Carlo Veneziale, che ha rinunciato alla corsa per la poltrona di Palazzo San Francesco scegliendo, evidentemente, di sostenere proprio il numero uno di Unioncamere. A tentare di soffiargli la vitoria, il preside Franco Capone, in quota Idv e Centro democratico; l’avvocato Bice Antonelli di Sel, braccio destro dell’ex sindaco Ugo De Vivo; il leader del movimento regionale del Guerriero Sannita, Giovanni Muccio, il primo a chiedere le Primarie; il cittadino Antonio Milano, indipendente; infine, la sorpresadell’ultim’ora: l’ex consigliere comunale dell’Udeur Domenico Di Baggio, dato per molto vicino al neo assessore regionale Massimiliano Scarabeo del Pd. Come detto, c’è stata anche un’esclusione ‘obbligata’: Alberto Gentile, ex assessore comunale della Giunta Veneziale, ha fatto domanda non pe se stesso, ma inserendo i dati ‘anagrafici’ del proprio cane, “il professor Baldo De Baldovinis“.

Un modo palese per irridere le Primarie, con il cancelliere penale del tribunale pentro che – da sempre – propugna la necessità di individuare dapprima un programma per Isernia per poi, alla fine, passare alla scelta del candidato sindaco.