Veri poveri, ma finti pazzi per banchettare al ristorante: denunciati in otto

La locandina del film 'Il medico dei pazzi'
La locandina del film ‘Il medico dei pazzi’

SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (NAPOLI). ‘Il medico dei pazzi’. Questo il nome assegnato alla truffa ai danni dell’Inps che ha interessato anche la provincia di Isernia. L’operazione, condotta dagli agenti del commissariato di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli a conclusione di un’indagine coordinata dalla procura di Nola ha permesso di sventare un raggiro ad opera di un ristoratore. Quest’ultimo offriva gratuitamente, nel suo locale nel Parco del Vesuvio, ricchi pranzi ad alcuni cittadini che vivevano in serie ristrettezze economiche, promettendo loro la possibilità di beneficiare di una pensione d’invalidità con accompagnamento. Tutto ciò sarebbe stato possibile grazie ad un semplice stratagemma: i cittadini bisognosi sarebbero risultati pazzi. Ovviamente fasulli. A dare il via alla truffa, uno dei capi ufficio del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, che si sarebbe fatto carico delle pratiche burocratiche. Gli organizzatori ci avrebbero guadagnato la cessione degli arretrati da parte dei finti pazzi, mentre le pensioni vere e proprie sarebbero state riscosse direttamente dai cittadini indigenti con la complicità di un impiegato delle Poste italiane. Otto le persone denunciate e un decreto di sequestro preventivo, a carico degli indagati, sia su conti correnti che sui beni immobili localizzati nelle province di Napoli, Frosinone e Isernia per un valore di svariate centinaia di migliaia di euro. A insospettire gli inquirenti è stata la notizia di un aumento spropositato di pensionati, residenti nei comuni di San Sebastiano e Massa di Somma, per invalidità per disturbi psichici. Gli agenti, perciò, si sono recati all’Asl di Napoli, dove hanno riscontrato certificazioni mediche false. Stessa situazione riscontrata all’ufficio invalidi civili della Municipalità Chiaia e al comune di Massa di Somma. Timbri falsi, nominativi non presenti negli archivi, certificazioni mediche irregolari. Queste le anomalie riscontrate dai carabinieri che sono riusciti scoprire la truffa architettata dal ristoratore.

VD