Agnone, aperta la stagione culturale con l’opera dedicata al maestro Di Lollo

La locandina di presentazione del libro "Ruggiero Di Lollo"
La locandina di presentazione del libro “Ruggiero Di Lollo”

AGNONE. Il centro studi Alto Molise “Luigi Gamberale” ha aperto la sua stagione culturale  sabato 6 aprile 2013, presso il Teatro Italo Argentino di Agnone, con  la presentazione a del libro “Ruggiero Di Lollo”, a cura di Giovanni Rotondo. Ad inaugurare la serata il neo presidente Ida Cimmino con la presentazione del programma della stagione culturale. Coordinetore della serata è stato Francesco Azzi. Il libro-catalogo offre  la possibilità di ripercorrere la  vita artistica del Maestro Di Lollo, agnonese di nascita, e di seguirne, come appare nella quarta di copertina, il percorso “poetico che durante l’arco di cinquant’anni si dipana in una ricerca incessante, stupita, a volte ossessiva, spesso magica della luce”. Di Lollo, artista-artigiano, come ama definirsi, ci invita a condividere la sua anima -afferma Rotondo nella prefazione-  di “Personaggio strano, incompreso, ironico e tragico, profeta ed essere trascurabile, eccentrico”. Riprende così l’intensa attività del sodalizio agnonese, prossimo al venticinquesimo compleanno, anche quest’anno ha espresso un intento programmatico di indubbio spessore: “Caparbietà, determinazione, dedizione  e probabilmente un pizzico di irragionevole ottimismo, ci spingono ogni anno a ripartire, a costruire nuove proposte in un’area che, a fronte dell’immenso e talvolta inesplorato patrimonio culturale chiuso nelle biblioteche  e nascosto delle monumentali chiese, continua a dare segni preoccupanti di decadenza, subendo, oltre all’endemiche e annose problematiche, anche i contraccolpi di una crisi che piega l’intero Paese. Eppure la resa non rientra nelle nostre prospettiva e, anzi, continuiamo la nostra attività, rinnovandoci, nel segno dei tempi, ma restando saldi a percorrere il  solco tracciato nel corso di ben venticinque anni di attività del centro studi Alto Molise “Luigi Gamberale”. Laddove le difficoltà economiche delle Istituzioni praticamente cancellano  il capitolo “cultura” da ogni programmazione, l’associazionismo, il volontariato, diventano strumenti  indispensabili per animare dibattiti,  stimolare riflessioni, promuovere iniziative, tenere alta l’attenzione sulle risorse del territorio. Ecco perché il centro studi Alto Molise riparte con una serie di iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale ed ambientale del territorio, la prima delle quali è la  presentazione del libro di Michela D’Alessio “Vita tra i banchi dell’Italia meridionale”, nel quale è inserito  un interessantissimo capitolo sul Vittorino da Feltre, che ci permetterà di riaprire un’ala di palazzo Bonanni e di allestire una piccola mostra di ricordi scolastici provenienti dal convitto. In maggio avrà luogo  il convegno sul Giardeno di Marino Jonata che consentirà per la prima volta un confronto tra i maggiori studiosi dell’opera degli ultimi vent’anni. Non mancherà, in dicembre, il convegno per il centenario di Baldassare Labanca che continua ad essere al centro degli  studi della dottoressa Sylwia Proniewicz e del prof. Sergio Tanzarella. Nella stessa ottica rientra la  ferma intenzione di ricostituire il parco letterario “Contado del Molise”, dedicato a Francesco Jovine, in collaborazione con il Centro Studi Molise 2000 di Guardialfiera. La nostra attività si connoterà, quest’anno,  anche di iniziative di taglio diverso, volte a creare un circuito culturale maggiormente collegato alla ricettività alberghiera e all’offerta turistica, nella ferma convinzione che questa sia una delle strade di rilancio della nostra area. Su questo obiettivo sono formulate le iniziative estive “La notte dei poeti”, che ci vedrà collaborare con altre associazioni del territorio e “Tu fai teatro dentro di me” in ricordo dello scomparso Gino Parini. Non mancheranno appuntamenti collegati con gli Istituti Scolastici del territorio come Parlando,  comunicando: dalla prigione delle regole alla libertà. Per un nuovo metodo di apprendimento delle lingue, progetto di Pauline Kuiper-Jong e la presentazione del libro di De Chiara su Lea Garofalo, in un incontro dedicato alla legalità. Rimangono fermi gli appuntamenti ormai tradizionali quali “Leggevamo quattro libri al bar”, collegato al circuito nazionale, e “Versi di-vini, vini-di versi”, divenuto ormai storico, nel quale festeggeremo anche in nostri venticinque anni di attività. Le presentazioni di libri restano un nostro impegno costante: apriremo con l’agnonese Ruggiero di Lollo per proseguire con Fiorenzo Mascagna e L’Aragosta Blu di Rodolfo Attanasio. Cosa ci auguriamo? Semplicemente che le parole di Luigi Gamberale, pronunciate nel lontano 1899, ma sorprendentemente così attuali, inizino a trasformarsi in realtà: “È qui, in questa nostra culla feconda che bisogna rinnovarsi. È qui che deve ripartire l’iniziativa del rinnovamento nostro. È qui che bisogna afferrare per i capelli la civiltà che ci ha domi e umiliati, e farla nostra”.