ISERNIA. Recarsi quotidianamente al lavoro era diventato un incubo per una commessa isernina. Attenzioni imbarazzanti, minacce e ingiurie. Questo è ciò che era costretta a subire l’addetta alle vendite di un negozio di abbigliamento di una delle vie principali della città. Si è svolta ieri, presso il Tribunale di Isernia, l’udienza che vede imputato un 73enne per molestie sessuali ai danni della sua dipendente, assistita dall’avvocato Domenico Pacitti. Il negozio, nel frattempo, ha cessato la propria attività. A partire dal dicembre del 2010, però, la commessa 35enne isernina era diventata oggetto di attenzioni fin troppo spinte da parte dell’anziano. La notevole differenza d’età non aveva scoraggiato il titolare del negozio dal tentare l’approccio fisico con la ragazza. Ma non solo. Come se non bastasse la giovane isernina doveva sopportare anche violenze di tipo psicologico. Il suo datore di lavoro, infatti, in più occasioni l’ha oltraggiata e minacciata. Tant’è che la donna aveva inizialmente desistito dal denunciare il suo aggressore. Forse per paura che la vicenda potesse avere ripercussioni sulla sua famiglia, considerato che la vittima è sposata e ha due figli. O forse, più semplicemente, per timore di non essere creduta, come spesso accade in questi casi. Ma alla fine, la giovane ha deciso di rompere il silenzio nel quale si era rifugiata e ha denunciato l’accaduto. E così ieri si è svolta l’udienza per la costituzione delle parti. Il collegio giudicante, presieduto da Francesco Ferdinandi e dai giudici a latere, Roberta D’Onofrio e Francesco Iamartino, ha aggiornato l’udienza al 6 giugno prossimo per iniziare ad ascoltare i primi testi del pubblico ministero.
VD