
LEGNANO. In Tribunale a Milano, per la lettura del verdetto, non c’era. Ma, il 15 aprile scorso, giorno della condanna a 17 anni per l’omicidio dell’ex compagna di origini isernine, Stefania Cancelliere, Roberto Colombo chiede perdono. Lo fa in una breve lettera, fatta pervenire al giudice dell’udienza preliminare: “Chiedo perdono – scrive Colombo – per l’immenso dolore che ho arrecato ai miei figli e anche all’altro figlio di Stefania, ai suoi genitori e soprattutto a Stefania stessa. Non passa giorno che riviva questo dramma. Ogni volta che ci penso, mi auguro sempre che questa cosa non sia accaduta, purtroppo invece non è così”. La dichiarazione, arrivata a distanza di un anno dal feroce assassinio della Cancelliere, non smuove il fratello di Stefania. Livio Cancelliere, al contrario, si dice indignato e lo dichiara attraverso la propria pagina di Facebook: “Una lettera evidentemente sospetta – scrive Cancelliere – perché scritta al solo scopo di ottenere una punizione meno severa (che è poi arrivata!). È una dichiarazione tardiva, strumentale e insincera”.