CAMPOBASSO. Il tempo ormai sta per scadere. L’alleanza tra Rialzati Molise e Paolo Frattura è ormai appesa a un filo. Domani l’incontro decisivo tra il presidente della Regione e l’ingegnere venafrano, nel quale dovrà cercare di essere appianata una situazione ormai vicina al collasso, dopo l’esclusione del movimento civico dalla Giunta e la beffa della presidenza del Consiglio, finita a Vincenzo Niro. Il retroscena delle trattative vorrebbe che l’ex sindaco di Venafro, cognato dell’europarlamentare Aldo Patriciello, abbia chiesto ufficialmente l’ingresso in Giunta facendosi forte dei suoi 4.047 voti, cui vanno aggiunti gli altri 11mila degli altri candidati di lista, tra Isernia e Campobasso. E che il neo governatore, il quale in proposito ha già dichiarato di aver “subito le scelte” dei partiti di coalizione, abbia nicchiato ancora, tentando di guadagnare tempo e di concordare le strategie con i suoi mentori Danilo Leva e Roberto Ruta. Ma a conti fatti, da concordare c’è ben poco: i posti sono quattro, due dei quali sono del Pd, blindati, nelle mani di Michele Petraroia e Massimiliano Scarabeo. Il gioco della torre vorrebbe che fosse uno dei due a dover essere gettato di sotto. Ma i giochi di potere sono noti: e – a parer di chi scrive – per cosiddetto quieto vivere, Frattura non muoverà un dito. Tutto rimarrà com’è, con buona pace di Rialzati Molise. Anche perché appare difficile che possa privarsi del suo uomo di fiducia, Vittorino Facciolla (Unione per il Molise). Mentre scaricare Pierpaolo Nagni, Idv, significherebbe confinare all’esilio il partito dei Di Pietro, con inevitabili crepe. Senza contare che le deleghe assegnate a Nagni (i Lavori Pubblici), passando nelle mani di Cotugno, potrebbero creare qualche imbarazzo. Una situazione, secondo alcuni, già verificatasi per Scarabeo, titolare delle Attività Produttive. In ogni caso, il campo appare minato, da qualsiasi parte: ricucire da una parte significa lacerare da un’altra. Come uscirne, vista anche l’ulteriore grana del ricorso di Adriana Izzi, consigliere del Prc al Comune di Campobasso, che chiede l’azzeramento dell’esecutivo per mancanza di quote rosa? I rumors riferivano di enti subregionali importanti destinati agli uomini di Mario Pietracupa come ‘risarcimento’. Ma non basterebbe. L’assessorato, pare, sia una condicio sine qua non. Senza del quale la rottura dell’unione di fatto tra Frattura e Patriciello sarebbe praticamente una tappa obbligata. Questione di ore.