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Sanità, Roma ci fa fessi e contenti: chiude gli ospedali e poi sblocca i fondi arretrati del Molise

Foto archivio

ROMA. Arriva nella tarda serata di ieri, proprio dal Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti del Piano di Rientro Sanitario, lo sblocco delle risorse spettanti da anni alla Regione Molise ma trattenute finora in sede centrale. Al termine di un lungo, serrato e attento incontro, durante il quale sono stati analizzati anche gli ultimi atti posti in essere dalla struttura commissariale nell’ambito del recupero del disavanzo sanitario, il Tavolo Massicci ha concesso parere favorevole allo sblocco di 55 milioni di fondi Fas e di altri 63 milioni a valere dalle premialità del Fondo sanitario. Nel totale, 118 milioni di euro“Sono contento dell’esito di questa verifica – è il commento del presidente della Regione Paolo Frattura – Lo sblocco di queste risorse, richiesto e pretesto da anni da chi ci ha preceduti e a loro mai concesso, è ascrivibile anche a una diversa credibilità e a una maggiore affidabilità  che abbiamo dimostrato ai Tavoli ministeriali”. Soddisfatto l’ex governatore Michele Iorio, già commissario alla Sanità che conferma: “Tutto questo è accaduto sulla base della documentazione, prodotta fino all’ultimo giorno della mia presidenza, e inviata al Ministero, entro i termini della scadenza”. E aggiunge : “Spero fortemente che non ci siano stati, nel corso del tempo, elementi ricattatori tali da aver determinato un effettivo danno al sistema sanitario regionale e ai molisani che, per gli effetti di alcuni provvedimenti, già tanto criticati verbalmente e per iscritto, hanno subito l’aumento automatico delle tasse. In sostanza, ho la forte impressione che, a causa di preconcetti e iniziative non limpide, i molisani abbiano subito un danno economico. Spero, infine, che lo sblocco di queste risorse – e bisogna chiarire questo aspetto – non sia dovuto all’approvazione pedissequa del Piano sanitario approvato da Basso.  Se così fosse, sarebbe gravissimo e tutto ciò comporterebbe, automaticamente, un danno alla qualità, all’efficienza e alla diffusione del servizio sanitario sul territorio”. In effetti, lo sblocco dei 118 milioni di euro arriva immediatamente dopo l’approvazione, in solitaria, del nuovo Piano sanitario da parte del commissario Basso. Quello stesso Piano – approvato senza consultare il presidente, la Giunta e il Consiglio regionale – che, in sostanza, prevede la riduzione dei posti letto e la chiusura degli ospedali di Venafro e Larino e che sta provocando un vero e proprio terremoto politico in Molise, con la rivolta di medici, primari, associazioni operanti nel settore della sanità e pazienti. Sarà tutto un caso?

mikeante

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