ISERNIA. Un mondo sconosciuto, atroce, impensabile. Scoperto grazie a un sms sul cellulare di un minore, poco più che un bambino. Poche parole, ma dai toni inequivocabili. Capaci di rivelare l’orrore delle molestie sessuali, subite tra le mura di una comunità religiosa. Ci sarebbe un indagato, nel fascicolo aperto dalla procura della Repubblica di Isernia dopo una denuncia depositata da un familiare della presunta vittima. Data la delicatezza della questione, sul caso si sa poco o nulla.I fatti sarebbero avvenuti qualche settimana fa, in una comunità della provincia d’Isernia. Non è dato sapere se siano coinvolti anche altri minorenni, oltre quello (o quella, non è chiaro nemmeno questo aspetto) coinvolto direttamente dai presunti abusi. Come non si sa se, oltre all’indagato, ci siano anche altre persone che abbiano avuto un ruolo attivo nell’oscura vicenda. Svelata grazie a un sms, intercettato per caso da un diretto congiunto sul telefonino del minore. Ma chi sarebbe l’orco, vero o presunto? Un lavoratore presso la struttura, forse un religioso, più semplicemente un fedele di passaggio? Il riserbo degli inquirenti è assoluto. L’unica indiscrezione che trapela riguarda proprio il presunto molestatore, che si sarebbe allontanato dal luogo del presunto misfatto. Ma non dalla magistratura. Spontaneamente o per ordine di qualcuno in grado di influenzarne le decisioni, è un mistero. Ma il caso ha fatto scalpore, nell’Isernino. E potrebbe rivelare sviluppi clamorosi.