Si annunciava battaglia, su più fronti, e così è stato. Dopo il siluro di Vincenzo Cotugno che, proprio ieri, invitava Frattura a mettere da parte le “improbabili alchimie legislative” (l’allargamento della giunta a 5 componenti, ndr), i consiglieri regionali di centrodestra, Angela Fusco Perrella, Nicola Cavaliere e Salvatore Micone, hanno rincarato la dose nel corso di una conferenza stampa convocata in mattinata. Al centro del dibattito la volontà della giunta regionale di abrogare la cosiddetta “legge taglia assessori” (approvata dal governo Iorio nella scorsa legislatura) e la mancata promulgazione del nuovo Statuto da parte di Frattura che avrebbe dovuto farlo, come “atto obbligato e dovuto”, entro l’8 aprile. Sul tema i consiglieri regionali hanno illustrato la mozione che presto sarà discussa in Consiglio regionale: “Frattura deve promulgare lo Statuto e ritirare la delibera di Giunta con la quale vuole abrogare la legge che riduce il numero degli assessori”. Il consigliere regionale del Pdl, Nicola Cavaliere, sottolinea: “Si è forse ritardato nella promulgazione dello Statuto (che fissa a quattro il numero massimo degli assessori regionali, ndr) – compiendo un atto contrario alla Costituzione – per allargare la Giunta?”. Parla di “abuso, di atto politico grave e inqualificabile”, l’opposizione di centrodestra, che non ci sta: “L’obiettivo è quello di evitare l’entrata in vigore del nuovo Statuto così da poter applicare quello vigente (che permette di nominare fino a otto assessori), comportando un aggravio di spesa per la collettività e gettando all’aria la legge sui tagli dei costi della politica per cui proprio il centrosinistra si mostrò tanto entusiasta ”. Aggravio dei costi della politica che sconcerterebbe ancor di più l’opinione pubblica in attesa, da parte del governo regionale, di azioni per il rilancio dell’economia regionale e non di certo di un allargamento della giunta per risolvere i mal di pancia all’interno della maggioranza. Checché ne dicano i vari opinionisti dell’ultima ora.
