
PIETRABBONDANTE. I tagli al trasporto pubblico colpiscono anche l’Alto Molise. Ma Giovanni Tesone, sindaco di Pietrabbondante, non ci sta. E se dovesse servire, coinvolgerà la Procura della Repubblica. In una lettera indirizzata alla regione Molise, il primo cittadino protesta contro la decisione di tagliare la corsa Isernia- Pietrabbondante delle ore 6.45 con ritorno delle 14.50. “La soppressione – scrive Tesone- colpisce da vicino tutti i cittadini del nostro Comune e in particolare gli studenti universitari, che non potranno più seguire le loro lezioni pomeridiane, e i ragazzi e le ragazze, che frequentano scuole musicali e attività sportive di Isernia”. Gli stessi disagi sono vissuti dagli abitanti delle frazioni di Collemeluccio, Fratte, Sant’Andrea e Macere che per poter fruire dei più comuni servizi postali, sanitari e comunali devono recarsi a Piettrabbondante o, in alternativa, raggiungere il vicino centro di Agnone. “Nel ritenere quindi– spiega Tesone- la decisione dell’Atm ingiusta e arbitraria, crediamo che si possa profilare una vera e propria interruzione di pubblico servizio e di conseguenza agiremo contro tale sospensione con tutte le nostre forze, ricorrendo ad ogni forma di protesta popolare”. Secondo il primo cittadino, basterebbe ripristinare la corsa storica Isernia-Pietrabbondante-Agnone. Questa, infatti, alcuni anni fa, a causa di una petizione di cittadini che aveva costretto la Regione ad aggiungere una corsa diretta ‘Isernia-Agnone, fu classificata come servizio pubblico aggiuntivo, causandone la soppressione. Tagliando, invece, la corsa diretta per Agnone si otterrebbe “un notevole risparmio di denaro pubblico”. Se le azioni di protesta non dovessero sortire gli effetti sperati “non escludiamo – conclude Tesone- la richiesta di sostegno al Prefetto e agli Enti competenti, nonché il coinvolgimento della Procura della Repubblica”.