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Bando rifiuti, Di Lucente: “Tutto da rifare”

Andrea Di Lucente
Andrea Di Lucente

ISERNIA. Il bando per l’appalto del servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani del Comune di Isernia è “tutto da rifare”. Lo afferma l’assessore provinciale ai rifiuti Andrea Di Lucente, che contesta l’avviso pubblico, sia sotto il profilo politico che a livello tecnico. “In primis – afferma Di Lucente – va ricordato come l’ente di via Berta, tramite il consorzio Copris, stesse preparando un bando unico su tutto il territorio provinciale, ma il Comune di Isernia ha sempre fatto orecchie da mercante, al riguardo. Basti pensare che agli incontri sul tema convocati dalla Provincia, mai nessuno si è presentato per conto di Palazzo San Francesco. Non si può essere capoluogo di provincia quando fa comodo per poi organizzarsi il servizio di raccolta rifiuti in maniera autonoma, ma senza alcun vantaggio in termini di efficienza e di costi. Se Isernia non aderisce al progetto Copris, si perdono il 50 per cento della quantità di rifiuti, rendendo meno appetibile il bando provinciale”. Entrando tuttavia nel merito del bando comunale, per l’assessore il progetto del Comune pentro “non tiene conto delle nuove indicazioni in tema di colori e loghi che dovranno caratterizzare i nuovi strumenti, contenitori e attrezzature di raccolta differenziata cosi come previsto dalle ‘Linee guida del bando di comunicazione Anci–Conai’ e dalla nuova immagine coordinata a livello di 27 stati Ue sugli  strumenti raccolta differenziata”. Quello che a Di Lucente, tuttavia, preme sottolineare particolarmente è la scarsa sostenibilità economica su bacino ottimale: “Il Comune di Isernia – spiega l’assessore – pur essendo di dimensioni medie non ha la caratteristiche per l’attivazione di un servizio ottimale. Dunque,  l’uscita dal bacino di riferimento può determinare pregiudizio nell’affidamento delle nuove gestioni per i comuni limitrofi di piccola e piccolissima dimensione”. Passando invece agli aspetti più squisitamente tecnici, Di Lucente evidenzia come, per la raccolta porta a porta “non sono previsti criteri dimensionali”. Inoltre, per un servizio nuovo di durata pluriennale “non prevedere la totalità di mezzi nuovi è inopportuno e sconsigliabile. Si parla di immatricolazioni 2008, pertanto ad avvio della gara i mezzi avrebbero più di 5 anni di vita”. Inoltre, considerato che il servizio si svilupperà appunto per cinque anni, “sarebbe opportuno – conclude l’assessore – che le sue caratteristiche tenessero conto in particolare di quanto previsto dai nuovi programmi  della Ue, in particolare Horizon 2014-2020, volto all’efficienza e alla tutela dell’ambiente. Per tutto questo, l’assessore Di Lucente chiede a gran voce il ritiro del bando, imbastito dal dirigente Roberto Bucci, anche al fine di evitare di esporsi a facili contenziosi.

 

 

 

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