
ISERNIA. Un clima di veleni. In una campagna elettorale finora sottotono, un atto intimidatorio è stato compiuto ai danni del candidato sindaco Celeste Caranci. L’aspirante primo cittadino di ‘Isernia Bene in Comune-La Sinistra’ ha trovato un volantino anonimo sotto la porta della sua bottega artigiana, nel cuore del centro storico. Un foglietto contenente minacce politiche dai toni duri e offensivi. Un odioso messaggio minatorio, che offende la sua militanza partigiana, lui che da anni è presidente del circolo Arci di Isernia. Non è la prima volta, purtroppo, che il militante della sinistra radicale finisce sotto tiro. In particolare, torna alla mente un gravissimo episodio accaduto nel 2008, quando Caranci fu accoltellato da un giovane isernino, militante dell’estrema destra. L’artigiano se la cavò con due settimane di prognosi, riportando ferite – per fortuna non gravi – al torace e all’addome. Il giovane, invece, fu arrestato per tentato omicidio. Qualche giorno dopo, si apprese che quanto accaduto era stato solo l’epilogo di un clima di minacce e intimidazioni che andava avanti già da qualche tempo. Per questo, Caranci ha portato il manifestino in questura e ha sporto denuncia contro ignoti. Magari si tratta solo di uno stupido scherzo, ma visti i precedenti meglio cautelarsi. Fermo restando che la sua battaglia per il Comune di Isernia va avanti. Senza paura.