Isernia di tutti, debutto per la lista di Brasiello: stoccate a "Progetto famiglia"

I candidati della lista 'Isernia di tutti' con il candidato sindaco, Luigi Brasiello
I candidati della lista ‘Isernia di tutti’ con il candidato sindaco, Luigi Brasiello

ISERNIA. Si apre con una frecciatina, tutt’altro che sottile, la conferenza stampa di presentazione di ‘Isernia di tutti’, la lista del candidato sindaco del centrosinistra, Luigi Brasiello. “Progetto famiglia – così Brasiello ha rinominato il movimento civico Progetto Molise – ci ha dipinti in maniera esattamente opposta rispetto a quello che la nostra coalizione rappresenta. Nelle nostre priorità, infatti, c’è la volontà di avere un raccordo forte con le istituzioni della Regione”.  Un’affermazione arrivata come risposta al comunicato diffuso ieri dal movimento coordinato da Mario Lombardi, in occasione della presentazione della lista per le prossime Comunali. Progetto Molise ha accusato Brasiello di essere una pedina del ‘triumvirato’ costituito da Frattura, Leva e Ruta nel loro piano per far diventare la città di Isernia “una dependance di Campobasso”. “Sapevo – ha aggiunto Brasiello – che i toni della campagna elettorale si sarebbero fatti più incandescenti, ma Progetto Molise può stare tranquillo: mi avrà sempre come avversario”. A sentire l’ex numero uno di CamCom i prossimi dieci giorni di campagna saranno densi di sorprese: “Siamo pronti – ha affermato Brasiello- a prendere una serie di iniziative che abbiamo tenuto riservate fino a questo momento”. È passato, poi, alla presentazione dei candidati, incoraggiandoli e invitandoli alla sobrietà: “Vedrete – ha affermato fiducioso l’aspirante sindaco – che ce la faremo, senza esagerare nei toni, solo con tanto entusiasmo. Vedrete che il risultato sarà quello sperato da tutti noi”. Una lista composta da molti giovani e donne, una lista del fare, che metta fine alla mentalità clientelare e al servilismo e che mira a consegnare Isernia nelle mani dei cittadini comuni, così l’hanno definita i candidati stessi. “Queste che avete sentito – ha concluso Brasiello – sono le voci dell’antipolitica”.

VD