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Uffici regionali, d’Apollonio: “No al trasferimento a Campobasso”

Il candidato sindaco del centrodestra, Giacomo d'Apollonio
Il candidato sindaco del centrodestra, Giacomo d’Apollonio

ISERNIA. Un richiamo, perentorio, a non lasciare Isernia nell’oblio, privilegiando soltanto Campobasso. Giacomo d’Apollonio, candidato sindaco del centrodestra, sollecita il presidente della Regione, Paolo Frattura, a dare maggiore attenzione al capoluogo pentro rispetto al paventato trasferimento, a Campobasso, dei Servizi regionali decentrati su Isernia. “La città continua ad essere esposta a seri rischi di sopravvivenza futura – afferma d’Apollonio – La ventilata soppressione della Provincia di Isernia, le conseguenti possibili chiusure della Camera di Commercio, della Questura, della Prefettura, del Comando dei carabinieri e dei vigili del fuoco e, non da ultimo, le riduzioni delle dirigenze scolastiche, potrebbero assestare un colpo mortale all’economia del capoluogo pentro. Isernia, già duramente provata dalla crisi che ha portato alla chiusura di numerose attività commerciali, potrebbe definitivamente tornare ai livelli di 40 anni fa, se tutte queste ventilate soppressioni dovessero effettivamente concretizzarsi. Il nostro forte senso di appartenenza e l’affetto che ci lega alla nostra città – continua il candidato sindaco – non possono permetterci di rimanere impassibili di fronte all’indifferenza della neonata amministrazione regionale che, forte dello sbilanciamento di rappresentanza a favore della provincia di Campobasso, continua a non comprendere l’importanza di salvaguardare il capoluogo pentro da conseguenze disastrose”. Il forte disinteresse da parte di una certa sinistra, composta prevalentemente da ex di area centrodestra, sarebbe avvertibile anche in merito al concreto rischio di trasferimento, a Campobasso, dei Servizi regionali decentrati su Isernia. Quest’ipotesi, cui starebbe lavorando la Giunta Frattura, “sta concretizzandosi nel silenzio più assoluto delle istituzioni e dello stesso candidato sindaco del centrosinistra – spiega d’Apollonio – per il timore legato alle ricadute elettorali dell’iniziativa. Le conseguenze, però, sarebbero devastanti: chiusura di tutti gli uffici decentrati e spostamento del relativo personale dipendente (compresi  i funzionari prossimi al pensionamento) verso il capoluogo regionale, mentre su Isernia resterebbero solo degli sportelli informativi destinati all’utenza più urgente, comunque non in grado di soddisfare tutte le esigenze dei cittadini. Se anche questa riorganizzazione dei servizi regionali dovesse concretizzarsi – aggiunge – la città di Isernia sarebbe definitivamente privata della propria economia, perderebbe il proprio bacino di utenza e tornerebbe ad essere poco più di un paese. Non possiamo permetterlo – conclude d’Apollonio – Come ho già detto nei giorni scorsi, mi batterò fino allo stremo delle forze  per far sì che Isernia conservi gli attuali livelli dei presidi di forze di polizia sul territorio, in modo da far sentire i cittadini sicuri in casa propria e far avvertire loro la presenza e la vicinanza delle istituzioni. Non solo: abbiamo bisogno di salvaguardare la nostra città dall’esproprio delle proprie prerogative. Dobbiamo evitare l’esodo di giovani dalla nostra realtà  e, per questo, mi impegnerò affinché la nostra economia sia in grado di risollevarsi rispetto ad un prospettato futuro dai contorni incerti”.

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