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D’Apollonio ‘rilancia’ l’Auditorium: incubatore di giovani imprese e realtà già affermate

Il candidato sindaco del centrodestra, Giacomo d'Apollonio
Il candidato sindaco del centrodestra, Giacomo d’Apollonio

Un incubatore di imprese start up,  dal settore della cultura a quello dell’ICT. E’ questa l’idea del candidato sindaco del centrodestra, Giacomo d’Apollonio per riportare a nuova luce l’Auditorium ‘Unità d’Italia’. Un modo per aiutare i giovani a fare impresa e dare sostegno all’economia, come già avviene in altre realtà. Solo così l’amministrazione comunale potrà dare un segno tangibile della sua volontà di creare occasioni di lavoro. Ma come fare? Semplice: sfruttando la necessità di ‘condivisione’ di spazi, competenze ed esperienze dei giovani che vogliano fare impresa. “Per restituire dignità ai giovani e a tutti i lavoratori minacciati dalla crisi e dalla sottoccupazione – ha spiegato d’Apollonio – c’è bisogno di idee nuove. Come quella della ‘condivisione’ di spazi, competenze ed esperienze. Avere a disposizione un open space con connessione veloce a internet e altre postazioni con maggiore riservatezza, una sala riunioni, un’area relax – il tutto dotato dei servizi di luce, acqua, riscaldamento – in cui svolgere la propria attività accanto e insieme ad altri, consentirà di creare una rete di collaborazioni e nuove opportunità professionali, di contaminarsi positivamente da un punto di vista delle esperienze, di avere nel tempo un elenco di clienti e fornitori condiviso, di aiutare i piccoli business a svilupparsi e sostenersi a vicenda. La cultura, certo, sarà la funzione basilare della struttura – continua il generale delle Fiamme Gialle – perché l’Auditorium può essere strumento per bypassare l’isolamento culturale. L’opera dovrà fungere da centro polivalente multidisciplinare, didattico e formativo, per i giovani talenti. Posso anticipare che abbiamo la possibilità di coinvolgere personalità di origine isernina che hanno raggiunto risultati straordinari, a livello internazionale, in campo artistico e culturale. Persone che possono mettere al servizio della città tutte le proprie competenze e professionalità, permettendoci di risolvere il problema della gestione della valorizzazione della struttura.

L'auditorium- Foto di Francesco Squeglia
L’auditorium- Foto di Francesco Squegliato

Ma la nostra idea va anche oltre, presentando un quid pluris: quello di sfruttare l’Auditorium per creare una rete che faccia impresa, anzi: una comunità di imprese, in costante e sinergica collaborazione, che dividano i costi e confrontino le reciproche esperienze. Un processo sociale e di collaborazione, che permetta – aggiunge il candidato sindaco – di offrire uno spazio lavorativo a chi ha idee, motivazioni, talento e voglia di fare, ma poche risorse economiche per concedersi un ufficio o una sede propria. Il progetto, dunque, prevede la fruizione degli ambienti non soltanto per attività culturali di formazione e meeting, ma anche come luogo di incontro per dibattiti su temi innovativi, per conferenze internazionali sulle nuove tecnologie, come punto di riferimento per scambio di idee, location per mostre ed eventi. Un luogo condiviso in cui incontrare – lavorando – altri professionisti, e scoprire nuove opportunità di business. Dotato di connessione wifi, questo spazio potrà essere arricchito e allestito secondo le esigenze lavorative personali di chi lo occupa. Una sorta di coworking, che vuol dire lavorare in autonomia ma non da soli. Perché se si condividono i bisogni diventa più facile trovare le soluzioni. E perché la sostenibilità – ancora d’Apollonio – si concretizza favorendo quei progetti che diano risposte e abbiano una ricaduta concreta sul territorio”. Lo scopo di questa iniziativa, insomma, è dare la possibilità di avere un luogo di lavoro condiviso, di relazionarsi con comunità variegate di professionalità distinte, ma che condividano valori di apertura, principi di collaborazione e curiosità intellettuale. Sfruttando l’auditorium, i giovani potranno allargare la propria rete di contatto e incrementare la propria produttività. E la struttura potrà vedere ampliato il proprio ambito di destinazione d’uso, divenendo anche sede per attività extra lavorative, ospitando corsi di musica, fotografia, mostre, rassegne cinematografiche, eventi culturali, seminari su temi d’interesse professionale, incontri con professionisti della comunicazione, di start-up e sui temi della responsabilità sociale e della sostenibilità. “In questo modo – conclude il candidato sindaco – potrà crearsi il giusto connubio tra utilità della struttura e necessità del territorio. Rispondendo alla doppia esigenza di ricoprire il ruolo di aggregatore sociale, di sostegno all’economia e fungere da attrattore turistico per chiunque, partecipando a un convegno o ad una conferenza, decidesse di venire nella nostra città”.

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