HomeSenza categoriaDalle biomasse ai polli: la nuova Parentopoli della Regione

Dalle biomasse ai polli: la nuova Parentopoli della Regione

Paolo Frattura
Paolo Frattura

CAMPOBASSO. Sono passati circa 70  giorni da  quando la Regione è diventata, ufficialmente, il Molise di tutti.  Il cambio della guardia da Michele Iorio a Paolo Frattura era indispensabile perché questo lasso di terra cominciasse a correre, uscisse fuori dalle secche, e si mettesse al pari di altre regioni d’Italia. In effetti, a ben guardare, si sta correndo parecchio. La Giunta regionale ce la sta mettendo tutta per eliminare le mele marce che hanno portato il Molise ad una situazione catastrofica. Infatti, tutte le energie sono state concentrate per trovare la soluzione all’ingresso del quinto assessore (le legge ne prevede quattro, ma solo fino a martedì prossimo, 28 maggio, giorno seguente al voto di Isernia e Venafro, quando sarà abrogata dal Consiglio regionale). Non solo: dopo aver spremuto le meningi immaginando l’ingresso dei primi dei non eletti  in Consiglio con gli assessori che non si dimettono ma si autosospendono dal mandato elettorale, l’attenzione si sposta sulla soluzione della filiera avicola. Dal Pd si grida vittoria per l’incontro avuto al ministero dello Sviluppo economico a Roma. In fondo si è trovato un accordo per salvare i lavoratori di Bojano. Ora bisogna trasformare le chiacchiere in fatti per raggiungere il risultato. Il primo passo da fare spetta al Cda. L’azienda dei polli va ristrutturata e l’incarico deve essere affidato a professionisti di indubbia competenza e valore. Se lo sapesse Sergio Rizzo, forse, parlerebbe di ‘parentepoli’ fratturiana. Ma probabilmente sbaglierebbe. Perché il fatto che il marito della reggente della segreteria della Giunta regionale, capo ufficio di Gabinetto della Regione Molise nonché reggente dell’Autorità di Audit nell’ambito del comitato di sorveglianza Por Molise Fse 2007–2013 si debba occupare della ristrutturazione della Gam è solo un dettaglio. In fondo, l’incarico è di appena 4.900 euro. Oggi il Molise è colmo di professionalità che non hanno nulla a che vedere con Michele Iorio, quindi devono essere valorizzate. Ed ecco allora che l’ingegnere Luca Di Domenico, marito di Mariolga Mogavero ed ex socio di Frattura, lo stesso soggetto al quale, in merito alla famosa centrale a biomasse di Campochiaro, la società del governatore ‘Gap consulting’ ha ceduto le quote a titolo gratuito, diviene il progettista incaricato di ristrutturare la Gestione Agroalimentare Molisana S.r.l.. Meglio conosciuta con l’acronimo Gam di Bojano. A deciderlo è stato il Consiglio d’amministrazione della Gam, convocato con urgenza lo scorso 9 maggio 2013. Appena tre settimane dopo l’ultimo conferimento della tripletta di incarichi in Giunta regionale alla consorte. La dirigenza era presente con il presidente Enzo Pontarelli, i consiglieri Giuseppe Oliva, Gaetano Policella e Vincenzo Tosques oltre al collegio sindacale rappresentato da Cristian Lombardozzi, Giovanni Carlozzi e Giovanni Graziano. A fungere da segretario, l’avvocato Gianfranco Bartolomeo e, presenti alla seduta, ci sono Angelo Giallorenzo (liquidatore di Solagrital) e gli avvocati Corrado Matera e Antonio Tamburro.  In particolare il Cda ha accettato, si legge sul verbale al quarto punto all’ordine del giorno (Esame situazioni urgenti ed indifferibili), “la proposta di collaborazione  professionale da parte di Luca Di Domenico con la quale si propone alla Gam la presentazione di un progetto di ristrutturazione industriale e di riorganizzazione del lavoro”. Il Consiglio “all’unanimità, tenuto conto dell’attuale situazione della società e della necessità di acquisire tutti gli elementi utili per la ristrutturazione della parte industriale della filiera ed in considerazione della necessità di apportare modifiche ed integrazioni al piano Deloitte, dà mandato al presidente di sottoscrivere con il predetto professionista un contratto per l’incarico professionale di 4.900 euro, oltre gli oneri di legge”.

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