Quali sono i reali poteri delle piante? Domani, alle 10 e 30, il convegno a Campobasso

La locandina dell'evento
La locandina dell’evento

CAMPOBASSO. La storia dell’uomo e quella della sua evoluzione sono scandite dalla conoscenza e dall’uso delle piante che entrano, dalle più remote origini della civiltà umana, in ogni aspetto della vita: dall’alimentazione, alla costruzione di utensili, alla medicina e ai riti religiosi.

Un uso molto diversificato, consentito da una gamma vastissima di specie vegetali, ognuna dotata di specifiche e proprie peculiarità. Ma se nell’uso il rapporto causa-effetto è prevedibile e a volte immediato, come ad esempio nella costruzione di utensili ed in quello alimentare, meno semplice è invece nelle applicazioni in ambito medico.
Viene quindi spontaneo, soprattutto nel campo terapeutico, porsi alcuni quesiti. Come è stato possibile che l’uomo abbia avuto la possibilità di sperimentare l’efficacia o il semplice effetto di un numero così alto di specie? Quali sono stati e sono i criteri utilizzati nell’antichità e attualmente scelti per l’individuazione delle piante curative? Come queste conoscenze sono state sistematizzate? Quali sono gli usi storici ed attuali che sono stati fatti e si fanno delle piante? Quali sono le procedure più corrette per la raccolta e la loro trasformazione in rimedi terapeutici? Esistono periodi più favorevoli per la raccolta delle piante per migliorare l’esplicazione della loro efficacia? Quanto incide la trasformazione e la “mano” dell’operatore?
Sono queste alcune delle domande alle quali l’incontro tenta di dare risposte; quesiti che saranno non solo affrontati e discussi durante il convegno, ma che troveranno una esposizione e disamina attraverso l’intervento di studiosi, esperti ed accademici.
Un occasione dunque per discutere e spaziare dal mondo della medicina cinese, al sistema di Paracelso, dalla cultura delle abazie, agli usi popolari. E naturalmente, in tale panorama, non poteva certo mancare l’approfondimento degli aspetti applicativi legati alla raccolta delle piante, all’estrazione ed all’isolamento dei principi attivi secondo metodi tradizionali e moderni.
Un cammino di sapienza scientifica che, evidentemente, parte molto prima dell’avvento del metodo scientifico galileiano. Da qui il titolo del Convegno “La scienza botanica prima della scienza” che solo apparentemente è tra l’ambiguo ed il provocatorio, ma che in realtà si propone di fornire degli spunti per una visione di unitarietà nei confronti di discipline spesso considerate distanti e slegate tra loro.