
ISERNIA. Come Diabolik ed Eva Kant, celeberrimi personaggi dei fumetti specialisti in colpi clamorosi sotto mentite spoglie, erano dei maghi del travestimento. Parrucche, occhiali, baffi finti: di tutto, pur di camuffarsi e nascondere la propria identità, così da agire indisturbati nelle loro scorribande, a danno di esercizi commerciali, specialmente di lusso. Erano in tre, tutti di origini liguri: due uomini e una donna, la cui corsa è finita a Isernia, a bordo di una Mercedes, per opera della Squadra Volante del capoluogo pentro. La loro specialità erano le gioiellerie, con furti messi a segno in tutta Italia. Incappati in un controllo di polizia, non sono riusciti a nascondere gli oggetti che permettevano loro di mascherarsi e puntare i vari obiettivi. Una volta accertati i precedenti penali del terzetto, gli agenti della questura di via Palatucci hanno scoperto che, su ognuno dei componenti, pendeva un mandato di cattura emesso da Termini Imerese, in provincia di Palermo. I colpi messi a segno, tuttavia, andavano dalla Valle d’Aosta alla Liguria,dal Molise alla Sicilia. Già, perché non è da dimenticare che, circa tre mesi fa, nell’ufficio postale di Castelpetroso fu messa a segno una rapina per un bottino di 4mila euro. Anche in quell’occasione, uno dei malviventi si era servito di una parrucca e di occhiali da sole per fingersi donna. Da verificare, dunque, eventuali collegamenti con l’episodio. Ma il modus operandi pare essere proprio il medesimo. Per la banda si sono spalancate le porte del carcere.