
L’AQUILA. Sono arrivati ieri i primi avvisi di garanzia per il crollo del ponte ferroviario sulla statale 17, in provincia dell’Aquila. E nel registro degli indagati sono finiti anche due isernini, insieme ad altre sei persone. Il cedimento è avvenuto l’8 maggio scorso, intorno alle 8 del mattino, precisamente nel territorio compreso tra Sassa e Scoppito. Le colonne di cemento, crollando, hanno invaso i binari nel momento in cui stava transitando un treno in direzione L’Aquila, costringendo alla chiusura della linea ferroviaria L’Aquila-Antrodoco per un’intera giornata. Quella che poteva essere una tragedia, fortunatamente, non ha provocato alcun ferito. Ma sono partiti ugualmente gli accertamenti da parte dell’Anas e della Polfer per determinare le cause del crollo e le eventuali responsabilità. Gli otto indagati sono i responsabili della ditta che ha vinto l’appalto per la demolizione del viadotto e di quella che ha eseguito i lavori in subappalto. I reati contestati sono delitto colposo di pericolo e delitto colposo di danno.