Nicola Cavaliere, Consigliere regionale Pdl
Nicola Cavaliere, Consigliere regionale Pdl

CAMPOBASSO. Il Consiglio regionale, che è stato rinviato a martedì 18 giugno, sembra condannato a una preoccupante e ingiustificata inattività. Proprio adesso che, afferma Nicola Cavaliere, “sul tavolo ci sono temi caldi e di vitale importanza. Andrebbero affrontate con estrema attenzione ed urgenza le questioni relative all’emergenza economica e occupazionale. Il bilancio di questi primi tre mesi a Palazzo Moffa è assai misero: si è discusso solamente di linee programmatiche e da ben ventuno giorni il Consiglio è ormai praticamente fermo. La crisi morde forte e non concede certo il lusso di prendersi una pausa. E’ una corsa contro il tempo e contro i problemi che le Istituzioni locali dovrebbero affrontare con il coltello tra i denti e con la massima tenacia”.

 “Ma l’attuale maggioranza regionale – prosegue l’esponente Pdl – è troppo occupata a risolvere le sue beghe, si è chiusa nel Palazzo e si è dimenticata che fuori c’è un mondo, una Regione, che dall’attuale governo aspetta risposte tempestive e concrete”.

“Mi chiedo pure – aggiunge Cavaliere – che fine abbia fatto quella sinistra che per anni ha vissuto sulle barricate e che pretende di avere l’esclusiva in materia di difesa dei lavoratori. Da quando non è più all’opposizione e da quando non ha più un nemico da contrastare ha deciso di rinunciare a certe battaglie? Il “potere” distrae pure chi dice da sempre di volerlo combattere?”.

“Purtroppo anche sulla Sanità – spiega – si registra il silenzio assoluto. E il tema, che riguarda l’inviolabile diritto alla salute dei cittadini, ha conosciuto la ribalta in questi giorni solo attraverso le assurde polemiche a mezzo stampa tra il Commissario Frattura e il Sub Commissario Rosato”.

“Tutti gli sforzi della Giunta sono concentrati su questioni interne, tra quinti assessori da inventare, tra consiglieri da ripescare, polemiche sempre più roventi dentro gli stessi partiti che compongono la coalizione, incarichi da ricoprire al più presto e delusi da piazzare.  Credo che ciò che sia accaduto a Giuseppe Giarrusso non abbia precedenti in Italia. Un licenziamento in tronco che lascia di stucco e che adesso, con il ricorso presentato dall’ormai ex numero uno della Protezione Civile, può aprire scenari imprevedibili. Perché se i giudici daranno ragione a Giarrusso, il Governatore dovrà trarne immediatamente le conseguenze e prendere atto delle sue evidenti responsabilità amministrative e politiche”.

 “Il paradosso – conclude il Consigliere regionale del Popolo della Libertà – è che mentre l’attuale maggioranza è chiusa nel Palazzo per provare a sopravvivere a se stessa, i veri registi politici sembrano risiedere altrove. Attori esterni che influenzano il cammino già traballante della neonata legislatura. Ma a noi questo interessa relativamente. Perché, comunque andranno le cose, il responsabile di tutto sarà uno soltanto: il Presidente della Regione Molise Paolo Frattura”.