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Totogiunta, Brasiello stoppa il Pd: no al terzo assessore

Da sinistra: il segretario comunale Lucia Petti, il neo sindaco Luigi Brasiello e l'ex commissario Vincenza Filippi
Da sinistra: il segretario comunale Lucia Petti, il neo sindaco Luigi Brasiello e l’ex commissario Vincenza Filippi

ISERNIA. Quattro assessori sono pochi, otto sono troppi. Tre per il Pd, poi, sono implausibili. Sibillino ma non troppo, il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, interviene a tutto campo sui temi del momento. Dalla composizione dell’esecutivo alla crisi di Esattorie spa, senza dimenticare il discusso  bonus alla segretaria comunale.  Soddisfatto per i primi risultati derivanti dall’internalizzazione della gestione del servizio riscossione tributi, cominciato con la Tarsu, il primo cittadino si è detto preoccupato per le sorti dei dipendenti di Esattorie, che, con tutta probabilità, saranno messi a breve in cassa integrazione. Una via d’uscita, tuttavia, potrebbe essere rappresentata dalla costituzione di un’agenzia regionale, come proposto dall’assessore Michele Petraroia, che tuteli i posti di lavoro dei molisani impiegati presso la società di riscossione tributi. Si allungano, invece, i tempi per la composizione dell’esecutivo comunale. All’inizio della prossima settimana Brasiello incontrerà i partiti di maggioranza. Ma esclude categoricamente l’eventualità di tre poltrone targate Pd.

Sindaco, dopo la decisione dell’ex commissario prefettizio, Vincenza Filippi, di revocare la convenzione per il servizio di riscossione dei tributi con Esattorie spa e  considerata la situazione di crisi che sta attraversando l’azienda, il Comune potrebbe ritornare su questa decisione?

“Sappiamo che probabilmente sarà richiesto il concordato liquidatorio per Esattorie. Come sindaco sono preoccupato per i dipendenti che rimarranno senza stipendio e per le loro famiglie. Ma una speranza per queste persone c’è. Attraverso i rappresentanti sindacali, ho avuto modo di confrontarmi con l’assessore regionale, Michele Petraroia, sulla possibilità di costituire un’agenzia regionale per la riscossione dei tributi, a cui dovrebbero rivolgersi tutti i Comuni e che potrebbe riassorbire il personale di Esattorie, sfruttando il loro know how specifico”.

Quali sono, invece, i risultati che il Comune ha ottenuto dall’internalizzazione della riscossione della Tarsu?

“Ho verificato proprio in questi giorni l’incasso, per il Comune, di quasi 300mila euro solo grazie alla riscossione della tassa relativa allo smaltimento dei rifiuti. La necessità per l’ente era quella di fare cassa subito, quindi, per ora, bisogna ritenersi soddisfatti. Presto entreranno anche i soldi della tassa sull’acqua. La riscossione coattiva, qualora i cittadini non dovessero pagare, potrebbe diventare un problema, per questo quella della costituzione di un’agenzia regionale potrebbe essere la soluzione più adeguata”.

Cosa ne pensa del  bonus di 23mila euro riconosciuto dalla Filippi alla segretaria comunale, Lucia  Petti? Continuerà ad avvalersi della sua collaborazione nei prossimi cinque anni o la sostituirà?

“È prematuro dire se lavorerò ancora con lei. Per il momento posso affermare con convinzione che un simile provvedimento non andava fatto in questo momento, e che la Filippi avrebbe potuto lasciare questa decisione al sindaco. Inoltre, sono rimasto amareggiato nei confronti del commissario per il fatto di aver saputo la notizia soltanto dalla stampa, avrebbe potuto confrontarsi prima con me”.

Si terrà oggi una riunione del Pd per fare un’analisi del voto. Lei vi parteciperà?

“Non parteciperò oggi, ma incontrerò successivamente i responsabili dei partiti e dei movimenti civici per discutere della Giunta. I colloqui inizieranno nella prima parte della prossima settimana, l’esecutivo arriverà in quei giorni”.

Su alcuni media si ipotizza una Giunta quasi monocolore, con tre assessori del Pd: è plausibile uno scenario del genere?

“Se il Pd deve avere tre assessori, ‘Isernia di tutti’ quanti dovrebbe averne? Quattro, forse? Non è possibile. Per il momento posso solo dire che quattro assessori sono pochi e otto sono troppi. Ciò che mi preme è mettere in piedi un esecutivo che possa rispecchiare le esigenze dei cittadini”.

Ancora una volta, su qualche quotidiano locale si fanno anche i nomi dei presunti assessori del Pd. Si danno per certi Luciano Sposato e Giuseppina Melaragno, ma per una questione di consensi non ci sarebbe prima Marco Amendola?

“Una volta definito il numero dei componenti dell’esecutivo, sui nomi seguirò le indicazioni dei partiti. Se dovessero essere questi, ben venga la presenza in Giunta di una donna, quale la Melaragno”.

A proposito di quote rosa, potrebbe esserci posto per una seconda donna in Giunta, ad esempio Maria Teresa D’Achille, eletta con la lista Isernia di tutti?

“Certo, ha avuto un ottimo riscontro in queste ultime elezioni e bisognerà tenerne conto. In ogni caso credo che tutti i consiglieri siano meritevoli di diventare assessori. Ma la mia volontà è di mettere le persone giuste al posto giusto, assegnando le deleghe in base alle competenze”.

VD 

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