Granarolo, Frattura e Leva strigliano Di Brino

Paolo di Laura Frattura
Paolo di Laura Frattura

CAMPOBASSO. Diciotto milioni di euro sul piatto per mettersi a fare lo schizzinoso. Così potrebbero sintetizzarsi le critiche del presidente della Regione, Paolo Frattura, e del parlamentare del Pd, Danilo Leva, alle dichiarazioni del sindaco di Termoli, Antonio Basso Di Brino, contrario la progetto ‘Gran Manze’ che vedrebbe l’azienda emiliana Granarolo investire fortemente in Molise.  “Leggiamo di una battaglia che il sindaco di Termoli vorrebbe intraprendere contro la trasformazione della costa molisana ‘nel letamaio della regione’ – dichiara Frattura – Di Brino non perde occasione per stupirci”. “Comprendiamo – prosegue il presidente – che Di Brino, messo di fronte a un’operazione seria e importante, concreta, destinata a creare occupazione nel nostro Molise, sia in evidente imbarazzo e cerchi, dando sfogo a una certa creatività, di spostare l’obiettivo dal grande risultato che il centrosinistra sta centrando allo spettro di un presunto rischio di inquinamento per il territorio. Lo capiamo. Comprendiamo meno, però, che siano lui e il suo schieramento a farsi portabandiera di una campagna di tutela ambientale. Il sindaco di Termoli, anziché minacciare le barricate, dovrebbe essere al nostro fianco per il raggiungimento di un accordo le cui ricadute sul territorio saranno positive per occupazione e ricerca. Quello che il governo regionale sta costruendo con la Granarolo – fa notare Paolo Frattura – anche grazie all’impegno dei nostri parlamentari Pd, Roberto Ruta, Danilo Leva e Laura Venittelli, è un’occasione  straordinaria di sviluppo in stretta sintonia con le vocazioni più autentiche del territorio individuato. Da quanto tempo – domanda il governatore – nel basso Molise non registravamo manifestazioni di interesse per zootecnia e agroalimentare?. Di fronte a un quadro aziendale disperato, tra imprese locali che chiudono e multinazionali che delocalizzano, stiamo riuscendo a convincere e coinvolgere – rimarca Frattura – una realtà imprenditoriale, leader nel proprio settore, a scommettere in proprio sul nostro Molise con il trasferimento degli allevamenti qui da noi. La politica dei fatti, della creazione di opportunità, è questa. Appartiene a noi. Come appartiene a noi l’idea che ambiente, agricoltura, turismo e cultura siano i quattro ingranaggi sincronici nella filiera dello sviluppo sostenibile nel quale crediamo. L’inquinamento, o il presunto rischio di inquinamento del territorio – conclude il presidente – non si combatte con gli slogan, ma con i sistemi di monitoraggio reale. Con controlli a regime, seri e costanti, si crea lavoro e si difende l’ambiente. Di Brino può stare tranquillo, le iniziative che sosteniamo in ogni settore industriale non renderanno mai ‘letamaio di nulla’ nessun posto del nostro splendido Molise”.

L'onorevole Danilo Leva
L’onorevole Danilo Leva

Poco tenero nei confronti di Di Brino anche il deputato del Pd.  “Le parole pronunciate dal sindaco di Termoli  in merito al possibile arrivo della società Granarolo in Molise – tuona Leva – sono parole di un irresponsabile. Proferite da qualcuno che, fino ad ora, non si è opposto né alla Turbogas né tanto meno all’approdo sul territorio di altre industrie chimiche”: così si è espresso l’onorevole del Pd, Danilo Leva, in seguito alla conferenza stampa indetta questa mattina dal primo cittadino del centro costiero. “Dall’inizio del proprio mandato – ancora l’onorevole del Pd – Di Brino non ha dimostrato di saper incrementare le presenze turistiche in città. Ed ora, da vero irresponsabile, si concede dichiarazioni che potrebbero andare ad inficiare la delicata fase di trattativa con Granarolo e che, quindi, potrebbero allontanare la possibilità di un importante investimento da 18 milioni di euro in Molise da parte di un gruppo imprenditoriale solido, in grado di garantire occupazione almeno per cento unità. Chiunque intenda opporsi a simili occasioni di sviluppo, come il sindaco di Termoli, – ha aggiunto l’onorevole Leva – dovrà pure prendersi la responsabilità delle proprie esternazioni e delle proprie azioni. Se i tentativi di rilancio del sistema economico del Molise, attuati attraverso il potenziamento della zootecnia e della filiera agroalimentare, nel rispetto della vocazione del territorio, devono essere ostacolati, vorrei capire se esistono e quali sono le alternative reali per portare questa regione fuori dalla crisi. Dinanzi alla possibilità di un investimento importante, come quello di Granarolo in Molise, mi sarei aspettato da parte del sindaco di Termoli un atteggiamento diverso e propositivo. Oggi mi fa ‘specie’ – ha concluso Leva – vedere Di Brino che alza le barricate, quando in altre vicende, ben più impattanti come ad esempio quella relativa alla Turbogas, non ha sollevato alcuna obiezione”.