Tonino Palazzo
Tonino Palazzo

CAMPOBASSO. La sua storia ha inizio il 16 luglio 1978, quando aveva 16 anni. Cresciuto tra il pane e la pizza di papà Mario, Tonino Palazzo racconta la sua discesa in campo tra i forni e le padelle alla vigilia del suo cinquantaduesimo compleanno e onomastico. Una vera e propria dinastia, quella dei Palazzo di Campobasso, che affonda le radici nella storia del capoluogo molisano e che ruota attorno a “quel forno antico di 130 anni”. Non una, ma ben sei famiglie che da oltre un secolo monopolizzano il mercato del pane e della pizza in città. Se fossero dei Re, Tonino sarebbe a pieno titolo un principe. Lo scandisce e lo ripete con orgoglio: “un secolo e trenta di attività”. Poi sorride, ma è fierissimo. La sua pizzeria, dal 2011 anche ristorante, anima la centrale Via Monsignor Bologna da oltre trentacinque anni. Dai 30 metri quadri iniziali, “la mia attività ne ha fatta di strada, passando per i 50 e infine raggiungendone i 130.” Un investimento importante. Qualcuno lo ha ribattezzato sindaco di quella strada. Un sindaco che ha amministrato l’infanzia e le storie di migliaia di ragazzi e famiglie. Aspetto composto ma pacioso, dialettica spigliata, vivace e simpatica, Tonino quasi si commuove nel narrare, come fosse una fiaba, i vissuti dei suoi numerosissimi clienti. “Potrei scrivere un’enciclopedia” – dice soddisfatto – “ho visto crescere tanti ragazzi,  ho ospitato amici, ho visto nascere famiglie e fidanzamenti nella mia attività”. Ma non solo, “sai quanti studenti sono passati di qui?” Gli spaghi anche, lo ammette bonariamente.

Tonino Palazzo al fianco di Jury Checi
Tonino Palazzo al fianco di Juri Chechi 

Tonino confessore, attore passivo e attivo di centinaia, migliaia di storie di campobassani e non solo. La sua attività come scrigno di ricordi. Sono tutti impressi nella sua mente, i suoi occhi brillano nel raccontarceli. “Ma sono scritti anche su quei tavoli di legno” che in tanti hanno firmato “lasciando una dedica, una frase, disegnando qualcosa”. Non c’è campobassano che non abbia messo piedi nella sua pizzeria, “mi sto facendo vecchio qua dentro” scherza divertito. Poi diventa serio, serissimo. La sua passione è sincera, il racconto coinvolgente. “Ho passione, tanta. Vado a dormire alle due di notte per tornare a lavorare già alle sei e mezza”. Che Tonino sia un grande lavoratore, uno stacanovista, lo sanno tutti. “La mia pizza è fatta di pasta cresciuta, ne curo io stesso la crescitura.

"La gigante", specialità di Tonino Palazzo
“La gigante”, specialità di Tonino Palazzo

Tutta roba buona, fresca e genuina. Acqua, farina e sale. Il segreto è nella materia prima, nella qualità degli ingredienti. Altro che conservanti!” è un fiume in piena, travolge. “La mozzarella? Bella, succosa. Le “pummarulelle scelte al mercato”. Tonino si galvanizza, la sua pizza è passione allo stato puro. Dal dicembre 2011, si dedica anche alla ristorazione. E qui si supera : “Ho fatto un sughetto allo scoglio che ti lecchi i baffi, una tagliata di carne che fa paura, una frittura di pesce che è la fine del mondo”, un vero e proprio climax di sapori. Tonino, pizzaiolo e chef, che ama riposarsi “pescando e facendo sci. Me ne vado a Campitello Matese, mi faccio quelle quattro, cinque disceselle e steng appost” conclude mentre spegne la luce e abbassa la serranda. Forza, è tardi, “tra un’ora si riapre”. E la storia continua. Buon compleanno, Tonino!