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Bonus alla segretaria, in arrivo la relazione ‘ordinata’ da Brasiello

Da sinistra: il segretario comunale Lucia Petti, il neo sindaco Luigi Brasiello e l'ex commissario Vincenza Filippi
Da sinistra: il segretario comunale Lucia Petti, il neo sindaco Luigi Brasiello e l’ex commissario Vincenza Filippi

ISERNIA. A quanto pare tutti vogliono vederci più chiaro in merito alla vicenda del bonus di 23mila euro concesso al segretario comunale Lucia Petti. Primo fra tutti, il sindaco. Luigi Brasiello, infatti, ha dichiarato di aver emanato un ordine di servizio al Comune con il quale chiede una relazione scritta in cui venga precisato l’esatto svolgimento dei fatti e, contestualmente, individuati i firmatari del provvedimento. All’inizio della prossima settimana, probabilmente, conosceremo l’esito della richiesta del primo cittadino di Isernia. Ma la questione rischia comunque di arrivare al Viminale. Il coordinatore del sindacato Csa, Feliciantonio Di Schiavi, con una lettera inviata al Comune e al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, chiede chiarimenti circa l’accaduto, facendosi portavoce  delle “proteste pervenute da parte di cittadini, dipendenti, operai e disoccupati, i quali – si legge nella lettera – si mostrano indignati per le ingenti somme di denaro che il commissario prefettizio presso il Comune di Isernia, dottoressa Vincenza Filippi, avrebbe elargito al segretario comunale, qualche giorno prima della fine del suo mandato”. Richieste di delucidazioni arrivano anche dal Partito comunista dei lavoratori. Il coordinatore regionale del Pcl, Tiziano Di Clemente, ‘se la prende’ con l’ex commissario: “La giustificazione fornita circa le nostre obiezioni non fa che aggravare la sua posizione ormai imbarazzanti. Avrebbe dovuto ‘per forza” disporre l’aumento di questi 23 mila euro, altrimenti la segretaria avrebbe fatto causa contro il Comune”. Ciò che viene contestato da Di Clemente riguarda innanzitutto il fatto che, secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro dei segretari comunali, gli aumenti non sono obbligatori, ma solo facoltativi. Ancora: “Appare errato – scrivono i Comunisti- persino il calcolo dell’aumento: il 40 per cento su 33.143 euro (cifra stabilita dal Ccnl per la fascia dei capoluoghi di provincia, tredicesima inclusa) è pari a  13.257 euro e non a 14.460,81 euro. Peraltro, ribadiamo che il segretario del comune di Isernia già beneficia di una maggiorazione di 17mila euro rispetto ai comuni analoghi di 20mila abitanti, solo perché capoluogo di provincia (equiparato ai comuni di 250mila abitanti dal Ccnl dei segretari)”. Inoltre, secondo Di Clemente, sarebbe stata “la stessa segretaria comunale a impegnare con determina n. 703 del 20/12/2012 l’indennità di risultato e poi a liquidarla con determina n.157 del 14/04/2013 e “indovinate – prosegue il coordinatore regionale del Pcl- chi ha apposto il parere di regolarità contabile e di copertura finanziaria rendendo esecutive tali determine? Sempre la stessa segretaria, questa volta nelle vesti del servizio finanziario! Una e trina”. A queste e ad altre domande, probabilmente, sarà la relazione chiesta da Brasiello a rispondere, la prossima settimana.

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