Antonio Bianchi, patron di Ittierre
Antonio Bianchi, patron di Ittierre

PETTORANELLO DEL MOLISE. Una risposta velenosissima, quella del patron di Ittierre, Antonio Bianchi, nei confronti dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo. Quest’ultimo aveva accusato l’imprenditore di non aver consegnato i bilanci nonostante reiterate richieste e di essere in ritardo con i pagamenti nei confronti di fornitori e dipendenti. A stretto giro, Bianchi replica punto per punto. Chiarendo di non aver nulla da rimproverarsi, sulla gestione aziendale, e accusando duramente Scarabeo di disinteresse vero l’Ittierre. Ma vediamo la nota di Bianchi: “Assessore Scarabeo, avrei voluto leggere con interesse quello che lei ha dichiarato, oggi sui quotidiani. Debbo, però, dirle che le sue, definiamole ‘dichiarazioni’, che altro non sono che un attacco immotivato e proditorio, mi hanno, veramente, annoiato e, sicuramente ciò la farà felice, infastidito. Sì, utilizzo volutamente questi due termini perché lei, per motivi incomprensibili ai più, ma che io comprendo molto bene, ha sempre cercato in ogni occasione di screditare Ittierre e il sottoscritto. Quindi è giunto il momento di fare un po’ di chiarezza sulla serietà e trasparenza mia e di chi ha pubblicamente detto il falso. Le debbo ricordare la fugace sua apparizione all’incontro fiume che si è tenuto in Regione il 22 maggio scorso? Le debbo ricordare il suo unicoimpegno’, in questa fugace apparizione, che e’ stato quello di messaggiare mentre si stava discutendo della delicatezza della situazione dei dipendenti e dell’indotto? O devo ricordarle che lei, sì, proprio lei, ha esordito nell’unico intervento, di poche sillabe, dicendo di non ravvisare un interesse pubblico nella situazione di Ittierre nonostante i 700 dipendenti e le oltre 2.500 persone dell’indotto? E’ incredibile che tutto questo pervenga da un esponente che tratta questioni pubbliche. Ecco perché mi sono annoiato e infastidito: perché constato come ‘aggredire’ Ittierre sia attività  che lei, da qualche tempo, preferisce e privilegia. La sfido, quindi, ad una gara di trasparenza. Io lavoro 14 ore al giorno, sabati e domeniche compresi. E ciò con dedizione e totale abnegazione. Lei può dire lo stesso?  Io dovevo, per contratto, assumere 571 persone. Nel breve queste 571 persone sono lievitate ad oltre 700 unità. Lei può dire la stessa cosa? Non credo che in questo confronto lei possa uscire vincente, neppure usufruendo del vantaggio di fare parte della ‘casta’. È sicuramente, vincente nel rappresentare artificiose ed artificiali dinamiche. Io l’ho invitata in azienda e Le ho spiegato  con molta chiarezza e dovizia di dati, che Ittierre necessitava, da parte della Regione Molise,  non di danaro, ma di una garanzia che sarebbe stata utilizzata per ottenere dalle banche, ripeto, non dalla Regione o da FinMolise,  un finanziamento. Nel corso di questo incontro le ho spiegato che questa garanzia sarebbe stata controgarantita da Ittierre con il proprio patrimonio netto che, le ricordo, non sono semplici carte come lei, populisticamente, in altra intervista, ha dichiarato, ma crediti reali e merce altrettanto reale e di indubbio valore. Queste spiegazioni, purtroppo, non hanno sortito alcun effetto perché, come già da lei detto, non riesce a ravvisare un interesse pubblico in una situazione ove l’interesse pubblico è sotto gli occhi di tutti. Le ricordo, anche a futura memoria, una frase detta nell’incontro in Regione in cui un’alta carica della Giunta ha, paradossalmente, dichiarato, ricevendo il suo espresso assenso,  che avrebbe dovuto effettuare una valutazione comparativa della convenienza, sottolineo convenienza, tra il garantire Ittierre in maniera seria, trasparente e controgarantita, o mettere tutti i dipendenti in cassa ed abbandonare al loro destino dipendenti ed indotto. E questo alla presenza di più testimoni che sono rimasti stupefatti da questo approccio politico ad uno dei problemi prioritari del Molise. Spero quindi in un ritorno alla ragione di tutti voi e che questo ritorno alla ragione consenta di risolvere a stretto giro una problematica che interessa migliaia di persone. Le ricordo inoltre che sono in possesso di una documentazione, firmata dal governatore e dal dottor Cancellario di Finmolise, che attesta l’impegno degli stessi a sostenere, sotto il profilo finanziario, il piano industriale di Ittierre Spa e ciò sarebbe dovuto avvenire già alla fine del mese di maggio con completamento dell’iter al 30 giugno. E per concludere, lei sa bene che i bilanci e la documentazione richiesta sono stati consegnati a Finmolise con dovizia di dati. Quindi, si vergogni e si ravveda, caro assessore”.

Antonio Bianchi