
ISERNIA. Per il momento, tutto tace in Provincia. Deluse le aspettative di chi sperava o, al contrario, scongiurava stravolgimenti nell’assetto dell’ente. Il presidente Luigi Mazzuto oggi era a Roma per la riunione dell’Upi, dunque, per ora niente rimpasto di Giunta né dimissioni. Ma c’è chi, tra i diretti interessati, è ormai sul piede di guerra. Mena Calenda e Raimondo Fabrizio, neoeletti in Consiglio comunale, minacciano di fuoriuscire dal Pdl e aderire al gruppo misto di Palazzo San Francesco qualora Mazzuto dovesse far fuori dalla Giunta la stessa Calenda e Camillo Di Pasquale, vicinissimo al giovane avvocato. D’altro canto, da quello che si percepisce nei corridoi di via Berta, non tutti credono che il rimpasto verrà realmente portato a termine dal presidente. Gregorio Perna, consigliere provinciale e candidato sindaco a Montaquila alle scorse Comunali, stando ad indiscrezioni, avrebbe addirittura affermato che, considerate le condizioni attuali, sarebbe meglio andare tutti a casa. Secondo il consigliere eletto con Provincia Protagonista, l’ente di via Berta sarebbe poco attivo sui problemi reali e fin troppo attento a rimescolare carte e poltrone. Ma Perna lamenta anche una sorta di abbandono da parte di Mazzuto. Si sarebbe aspettato un supporto maggiore nella scorsa campagna elettorale da parte del presidente, il quale, invece, si sarebbe impegnato soltanto per Isernia. A rendere ancora più ingrato il compito di Mazzuto ci si mette anche Giovancarmine Mancini. Avendo puntato anch’egli a una poltrona da assessore, se non dovesse ottenere i giusti riconoscimenti, non esclude la corsa, l’ennesima, in solitaria alle prossime elezioni per il Comune di Campobasso. Ma non solo. Mancini lamenta anche la mancata convocazione da parte di Mazzuto di una riunione di maggioranza dopo le scorse Comunali. Dunque, stando al parere di più di qualcuno, con questi assetti in Provincia, sarebbe meglio un cambiamento drastico. Ma con il presidente temporaneamente fuori sede, prima dell’inizio della prossima settimana non si prevedono colpi di mano.