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Rosario De Matteis, presidente ‘goleador’ con il cuore rossoblu

Rosario De Matteis
Rosario De Matteis

CAMPOBASSO. Di giorno Presidente della Provincia di Campobasso, di sera vivace e pimpante calciatore amatoriale. Persino la politica, e di strada ne ha fatta nelle istituzioni, lo ha fatto innamorare più tardi. Eppure, a 13 anni, Rosario De Matteis aveva già una tessera nel taschino. Sì, quella del Vinchiaturo calcio. Il suo primo cartellino lo ricorda “con estrema lucidità e nostalgia”. La sua carriera sportiva inizia proprio in quegli anni, quando “ero ancora un pulcino” e si dimenava su e giù per i campi di calcio nel campionato juniores. E’ a suo agio il presidente calciatore nel ripercorrere le tappe della sua adolescenza in giro per l’Italia a rincorrere un pallone. Un’attrazione forte, fortissima che lo ha portato a giocare nel Campobasso Calcio. “In serie D, campionato interregionale” è pignolo nel sottolineare i dettagli. “Il Lupo è sempre il Lupo” si abbandona alla confessione. Già, perché la sua ‘militanza’ nella squadra rossoblu ha segnato e saldato legami sentimentali e amicizie importanti. Gino Scasserra e Michele Scorrano ne sono la testimonianza più vivida, un sorriso malinconico sul volto di De Matteis lo fa intendere chiaramente. E, poi, Vasto, Battipaglia, Portici, Frattamaggiore, realtà che i suoi piedi conoscono benissimo. “Erano gli anni dei miei studi universitari, tra un esame di biologia e un’esercitazione di chimica, ci scappava sempre una partitella con gli amici”. Sono quelli gli anni d’oro di Rosario calciatore: tutti lo conoscono e lo apprezzano per il suo stile, impossibile non averne. “Per questo iniziarono a chiamarmi ‘Gegé’, sulla falsa riga di Pelé” se la ride De Matteis.  Orgoglioso, poi, racconta “quel goal nel 1965 contro la Roma di Oronzo Pugliese”. E ancora, l’amicizia con Michele Nappi “terzino di fascia destra, una vita nel Perugia e nei giallorossi”. Un passato sportivo intenso, immerso tra allenamenti e trasferte. Almeno fino al 1978, quando a immergersi è nella politica. Niente più pallone, da rincorrere adesso ci sono i voti.

Rosario De Matteis durante una partita
Rosario De Matteis durante una partita

E nella sua lunga carriera da amministratore anche quelli non sono mai mancati. Ma di tradire la sua passione non se la sente, neanche oggi. Con la neve o con il sole, con la pioggia o con il vento, via la giacca, via la cravatta, vedi De Matteis in maglietta e pantaloncini “divertirsi a calcetto con gli amici di sempre”. “Oggi è un hobby” scherza assai divertito. Impossibile non chiederglielo: Silvio Berlusconi, meglio come politico o presidente del Milan? Non si sbottona, bonario risponde: “E’ sempre il migliore. Ma io tifo Napoli”. Forza azzurri, allora? “No, forza lupi, forza lupi rossoblu!”. 

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