
CAMPOBASSO. A dirci se quelle dei gruppi consiliari di Palazzo Moffa sono realmente spese ‘pazze’ sarà la Procura della Corte dei Conti. Intanto la magistratura contabile sta esaminando i bilanci di tutti i partiti relativi al 2012, mancano all’appello solo le delibere relative a Udeur e Grande Sud. A tal proposito – come riporta il quotidiano Primo Piano Molise – Vincenzo Musacchio, il presidente della Commissione regionale anticorruzione (Corea) ritiene, quello commesso dai gruppi consiliari della Regione, un “gravissimo illecito contabile”. La Commissione perciò è pronta a costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale. Ma non solo. Stanno pensando anche di iniziare una class action insieme a tutti i cittadini molisani. Il tutto con il fine della restituzione del denaro speso in maniera ingiustificata. Tutti coloro che vorranno aderire potranno scrivere a [email protected] indicando come oggetto ‘Class Action Molise’, indicando il proprio nome e cognome e un indirizzo mail valido. Nell’occhio del ciclone sono finiti dall’Idv a Sel, passando per Alternativa e Molise civile, per finire con Costruire democrazia e Adc. Tra le somme contestate ci sono rimborsi spese per i pasti la cui documentazione risulta illeggibile; per il carburante che, però, non si sa per quale percorso sia stato utilizzato; addirittura per i biglietti aerei riferiti a soggetti estranei ai gruppi. In un altro caso la Corte ha riscontrato un avanzo di cassa di 33mila euro, di cui però ne sono stati restituiti solo 19mila. Onerose anche le attività di rappresentanza e partecipazione a convegni, oltre 16mila quelle di Alternativa. C’è anche chi i soldi li ha investiti in cultura, acquistando un cd di musica italiana. Sfugge, tuttavia, il nesso esistente tra una spesa del genere e l’attività istituzionale dei consiglieri regionali. In alcuni casi non tornano nemmeno i conti relativi alle spese per il personale: Sel, ad esempio, non ha presentato il rendiconto quadrimestrale riferito al pagamento dei dipendenti. Se i gruppi non provvederanno a regolarizzare le spese non rendicontate o per le quali risultano irregolarità, avranno l’obbligo di restituzione. Anche se al riguardo non si conoscono con precisione le condizioni, modi e tempi, in quanto la normativa, il decreto legge 174 del 2012, è alla sua prima applicazione.