HomeNotizieCRONACALiceo Classico, mai così poche iscrizioni

Liceo Classico, mai così poche iscrizioni

ISERNIA. Il liceo classico di Isernia, per l’anno scolastico 2013-2014, si prepara a toccare il tasso d‘iscrizione peggiore dalla sua fondazione: solo una ventina di alunni, una classe soltanto. Da quattro anni, a causa di una struttura non a norma sul piano antisismico, la storica sede dell’Onorato Fascitelli è stata spostata nell’edificio dell’istituto tecnico-industriale E. Mattei. Sarà questa una delle cause dei pochi iscritti? “Sono circa venti gli iscritti per l’anno 2013/2014 – spiega il preside Michele Siravo –  In estate potrebbero aggiungersene alcuni. Nonostante questa possibilità, si formerà solo una classe”. Per capire meglio cosa sta succedendo, dieci ragazzi del liceo classico hanno risposto a  proposito sulla base di alcune domande:  i ragazzi del liceo sono davvero contenti di stare nell’edificio dell’ I.T.I.S? Sono d’accordo nel voler trasformare la struttura di corso Garibaldi in un centro di aggregazione culturale o in una biblioteca come da tempo si vocifera? Questi motivi possono essere la causa della mancata attrazione verso nuovi studenti? Il risultato è stato che ben nove ragazzi non sentono una propria ‘identità’ nell’edificio dell’istituto tecnico sollevando anche un altro problema: l’accorpamento sul piano amministrativo  con il liceo  linguistico-pedagogico ha causato problemi di gestione e organizzazione. Si prevede, inoltre, che per l’anno scolastico 2013/2014 il classico sarà unito al liceo scientifico Majorana. Come ci ha riferito più di uno studente “si ha la percezione di non avere una propria identità” e il sentimento comune è quello di voler  ritornare “nella nostra sede”, come sottolinea una ragazza del terzo anno, esprimendo il malcontento nella scuola. Riguardo alla trasformazione della struttura di corso Garibaldi in un eventuale biblioteca, qualche ragazzo ha aggiunto: “Mi farebbe molto piacere se ad Isernia venisse creato un luogo dove noi studenti potessimo incontrarci per stare insieme e magari studiare, evitando i soliti bar”. Credo – afferma un allievo del secondo anno – che i lavori debbano continuare e che una volta terminati si debba finalmente ritornare nella nostra scuola”. Sono state sorprendenti anche le risposte dei ragazzi che quest’anno hanno terminato i loro studi perché, molto diverse da quelle che ci si potrebbe aspettare da ragazzi dell’ultimo anno, che spesso non s’interessano delle sorti delle loro scuole. “Auguriamo ai ragazzi che dovranno frequentare il liceo – hanno affermato – di poter tornare al più presto nella vecchia scuola, perché noi che ci siamo stati, anche se solo per un anno, e possiamo dire che è davvero molto bella. Soprattutto, stando in quella storica sede ci si sente anche un po’ più indipendenti”. La questione Fascitelli, soprattutto negli ultimi due anni, è stata molto discussa tra gli alunni: manifestazioni, incontri con politici ed esperti incaricati di guidare i lavori. Tuttavia, ancora i ragazzi, “non abbiamo avuto ancora una risposta su quello che sarà il futuro della nostra scuola. E, forse, proprio questa mancanza di risposte che ha fatto sì che il ‘classico’si trovi in questa situazione di mancanza di iscrizioni”.

Francesco Venditti

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