HomeSenza categoriaL’eredità di Vitagliano ‘nelle mani’ di Patriciello

L’eredità di Vitagliano ‘nelle mani’ di Patriciello

 Travaglio terminato, Paolo Frattura ha partorito. In arrivo il consigliere regionale ‘superdelegato’: Vincenzo Cotugno si occuperà di Programmazione e Politiche del credito. Soluzione temporanea in attesa che il Consiglio regionale decida sui tagli ai costi della politica. Momentaneo azzeramento delle deleghe per i quattro assessori in carica, a giorni il rimescolamento

CAMPOBASSO. Programmare il futuro economico del Molise è la peggiore delle rogne, nella regione dei vizi antichi e del passato che ritorna sempre, da dietro. Ma a Paolo Frattura è venuta una idea geniale: affidare l’eredità di Gianfranco Vitagliano ad un cognato nuovo: la tradizione sposa l’innovazione, insomma. Spin off e start up, avrebbe detto il Gianfry gold. Quattro mesi di stallo e di tensioni, di lettere e messaggini, ma la soluzione – seppur temporanea – alla fine è arrivata. L’ingegnere di Venafro, finalmente, si è rialzato: il governatore gli ha affidato il compito di seguire la programmazione e di curare le politiche del credito. Vincenzo Cotugno consigliere ‘superdelegato’, dunque. Questa, in sostanza, l’exit strategy che servirà ad oleare le frizioni della maggioranza di centrosinistra: ridistribuzione delle deleghe di giunta, nomina di altri consiglieri regionali delegati, esecutivo a 4. Almeno per ora. Perché il tema del quinto assessore “resta per noi un’esigenza di distribuzione dei carichi di lavoro a costo zero”, ha affermato il governatore Frattura. Insomma, volevano fare gli esami di riparazione a settembre ma si sono auto promossi coi crediti della programmazione.

 

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