HomeSenza categoriaL’appello della Css a Frattura: “Non si può morire di crediti”

L’appello della Css a Frattura: “Non si può morire di crediti”

La Cooperativa servizi sanitari vanta oltre 3milioni di euro di spettanze dall’Asrem. Trecento lavoratori in difficoltà a causa della mancata liquidazione delle fatture

ISERNIA. “Nonostante i continui sforzi profusi nel tentativo di proseguire un’attività avviata nel 1995, la Cooperativa Servizi Sanitari Onlus rischia di dover fare fronte ad un futuro che appare molto più che incerto. A determinare lo stato di difficoltà dell’associazione è uno dei problemi che negli ultimi tempi ha investito drammaticamente centinaia di imprese e che fa riferimento ai ritardi cronici dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. La situazione della Css però assume dei contorni alquanto paradossali se si pensa che la causa dei medesimi ritardi non pare essere la mancanza di liquidità, bensì la lentezza della burocrazia dell’Asrem e in particolare degli addetti del distretto di Isernia. Sebbene si sia sempre provveduto ad attuare il regolare espletamento dei servizi, in regime di convenzione con l’azienda sanitaria e ad emettere fatture mensili, nel corso degli anni si sono accumulati dei rallentamenti nei pagamenti che hanno determinato l’ammontare di un credito pari a circa 3milioni di euro. La Css opera nel settore sanitario da 18 anni prevalentemente in Molise, Puglia e Abruzzo, oltre che in altre regioni, garantendo prestazioni nei settori dell’assistenza domiciliare integrata e programmata, dell’assistenza dei malati di Alzheimer e dei degenti dell’Hospice di Larino, del trasporto dei dializzati presso gli ospedali di Isernia e Venafro, dell’assistenza domiciliare per i malati oncologici. Per garantire un servizio di altissimo livello, così come è stato riconosciuto più volte da diversi enti e organismi istituzionali, la Cooperativa si avvale della professionalità di circa 300 persone, investe proprie risorse e di conseguenza genera altra occupazione. “Ci troviamo in una fortissima crisi finanziaria, in quanto l’Asrem, ormai da lunga data, non ci corrisponde il corrispettivo per le mansioni svolte e questa situazione incresciosa è diventata insopportabile – il commento del presidente della Css, Quintiliano Chiacchiari – tali ritardi non possono essere giustificati tenendo conto che, in merito ai servizi erogati nella zona di Isernia, l’ultimo pagamento è stato effettuato proprio nel mese corrente, ma ha avuto come oggetto fatture del primo semestre 2012. Peraltro da notizie apprese presso gli uffici della ragioneria dell’Asrem sembrerebbe che il mancato pagamento non sia dovuto ad un problema di liquidità o di cassa, ma esclusivamente alla lentezza o, a questo punto, alla conclamata inefficienza degli uffici deputati al controllo e alla validazione delle stesse fatture”. Precisamente la Css risulta creditrice di 2.133.839.00 euro dalla zona territoriale di Isernia dell’Asrem e di 905.309.00 dalla zona territoriale di Campobasso. A queste cifre occorre aggiungere le competenze del mese di giugno 2013, in prossima scadenza, che ammontano a circa 400.000.00 euro e che saranno fatturate per ovvi motivi fiscali. Ora, non potendo contare su questi soldi dovuti, i rischi sono quello di non riuscire a pagare le spettanze dei lavoratori per il mese di luglio e quello di esporsi ad azioni giudiziarie per il recupero del credito da parte del personale, con notevoli aggravi di costi che andranno a pesare sulle casse già sofferenti della stessa cooperativa. Per denunciare questo stato di cose il presidente della Cooperativa ha inviato una missiva al direttore generale dell’Azienda sanitaria del Molise, al presidente della giunta regionale, Paolo Di Laura Frattura, ai prefetti di Campobasso e Isernia e alle organizzazioni sindacali, ponendo in evidenza un disagio che in questi mesi sta condizionando le vite di circa 300 lavoratori e degli stessi vertici dell’associazione. “Noi siamo al fianco dei nostri soci – ha affermato il presidente Chiacchiari – i loro problemi sono anche i nostri, quindi auspichiamo un’unione di intenti, per sollecitare il presidente Frattura e tutte le autorità preposte ad intervenire con urgenza”. Nella lettera si invita il direttore generale dell’Asrem a corrispondere alla Css anche una percentuale a titolo di acconto dei crediti complessivi vantati, ma se lo stato di cose permarrà così com’è non è escluso che l’associazione chiuda presto i battenti, con le successive ricadute negative sul fronte occupazionale e sociale per l’intero territorio molisano”.

Cooperativa CSS

IL PRESIDENTE

Quintiliano Chiacchiari

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