Nel Molise delle GranManze, il monito di Legambiente: “Fissare dei vincoli per salvare l’area costiera”

Basso Molise

Inquinamento e cemento, la Regione va tutelata

 

CAMPOBASSO. Le foci dei fiumi “dimostrano delle carenze depurative, risultato di un insufficiente trattamento dei reflui che interessano non solo la costa ma anche i comuni dell’entroterra. Ad essere giudicati ‘fortemente inquinati’ sono i campionamenti effettuati a Termoli, alla foce del Canale Rio Vivo (Baia a sud), e alla foce del fiume Biferno, al confine tra il comune di Campomarino e Termoli”.

“Sovrapponendo le foto satellitari – spiegano poi da Legambiente – è stato possibile misurare il consumo di costa negli anni tra il 1988 e il 2011: malgrado i vincoli imposti sia dalla legge ‘Galasso’ che dal piano paesaggistico, sono ‘scomparsi’ dieci chilometri di costa, cioè il 29% dell’area costiera”.

“Alla Regione – ha detto Manuela Cardarelli, vicepresidente di Legambiente Molise – chiediamo di fissare un vincolo di inedificabilità assoluta per tutte le aree costiere ancora libere dall’edificato di almeno 1 chilometro dal mare, attraverso l’approvazione di un piano paesaggistico che intervenga anche sui piani regolatori vigenti per stralciarne le previsioni edificatorie”.

In tempi di GranManze, parchi eolici e progetti più o meno in cantiere che rischiano di avere impatti devastanti proprio per quel territorio, un monito da non sottovalutare.