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Biennale a Isernia, Sgarbi: “La migliore dopo Venezia”. Orgoglio per Campellone

La mostra pentra esaltata dal critico d’arte. Grande soddisfazione per il direttore del Maci, curatore dell’esposizione

 

ISERNIA. È stata inauguratalunedì pomeriggio la sezione molisana della Biennale di Venezia presso l’Officina della Cultura di Isernia. Il taglio del nastro è stato affidato al Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, al Presidente della Regione Molise, Michele Iorio e notoal critico d’arte, Vittorio Sgarbi, intervenuto alla manifestazione insieme al direttore artistico del Maci, Pietro Campellone.


Campellone, Sgarbi, Lombardi e Mazzuto

Nell’ambito della Biennale, il curatore del “Padiglione Italia”, Vittorio Sgarbi, ha lanciato, infatti, un nuovo progetto per il 2011 che si estende anche oltre i confini dell’Arsenale veneziano: le opere degli artisti chiamati a partecipare vengono esposte nelle città più importanti e prestigiose del nostro paese. E al fine di dare una visione di più ampio respiro dello spirito creativo del nostro paese in ciascun territorio sono stati invitati artisti delle singole realtà regionali. All’Officina della Cultura di Isernia sono state esposte le opere di 18 artisti molisani che hanno riscosso subito grande interesse da parte dei tantissimi cittadini intervenuti alla mostraGrandissima soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia, Luigi Mazzuto, per questo evento.

 

 

 

 

 

Alcune delle opere esposte

“Ringrazio il presidente Michele Iorio –  ha dichiarato Mazzuto – per aver deciso che la biennale di Venezia fosse ospitata all’interno dell’Officina della cultura, gli artisti e tutti coloro che hanno permesso che questo evento si svolgesse a Isernia. Si tratta di una mostra davvero unica che resterà aperta fino alla fine di novembre e alla quale abbineremo anche le iniziative di Sabato al Maci”. Il presidente ha poi parlato rivolgendosi a Vittorio Sgarbi della location dell’Officina della Cultura sottolineando come, pur trattandosi di un ex rimessa delle ferrovie è in realtà uno dei posti migliori per una mostra di arte contemporanea. Sgarbi ha pienamente concordato con Mazzuto e anzi si è espresso in termini entusiastici verso l’Officina della cultura. “Sono reduce – ha detto Sgarbi – da altre sedi regionali della biennale e non ho trovato un posto così perfetto come questo per ospitare questo tipo di mostra. Sembra di essere a duecento metri dal Padiglione Italia di Venezia. È come se questo fosse un vagone attaccato alla locomotiva della Biennale. La scelta degli artisti è di ottima qualità – ha aggiunto il critico d’arte – E’ superiore ad altre sedi che ho visto anche perché, essendo una piccola regione, la presenza artistica è stata limitata a 18 esponenti: sono venute fuori tra fotografie, pittura e altre ricerche, delle esperienze che, in una rapida visione, mi sono sembrate molte interessanti”. Entusiasta anche il presidente Iorio. “Questo – ha detto il governatore – è un momento storico per la nostra regione. Ringrazio Vittorio e tutti gli artisti che hanno esposto le loro opere”. Dello stesso tono anche le parole del direttore artistico del Maci Campellone: “Siamo orgogliosi di ospitare, grazie a Sgarbi e all’impegno del presidente Iorio, questa che è la più importante mostra di arte contemporanea del mondo”.

 

Pietro Campellone e Vittorio Sgarbi

Dopo Venezia, insomma, ci sarebbe Isernia. Parole che hanno riempito d’orgoglio Campellone che, con il suo lavoro, ha convinto appieno Sgarbi. Eppure, la manifestazione è costata solo 25mila euro: “Isernia sarà la nuova capitale dell’arte. Subito dopo Venezia viene Isernia – ha spiegato – La dimostrazione è che Sgarbi ha considerato il nostro il miglior museo d’Italia. E’ rimasto esterrefatto nel vedere questa struttura, l’allestimento  della mostra e anche il pregio degli artisti presenti”. Sul piano del riscontro di pubblico Campellone ricorda: “Si stima che fino  a Natale ci possa essere un flusso minimo tra le 30 e le 40mila persone, perché essendo quest’anno il 150° anniversario dell’unità di Italia, la Biennale è la stessa: quella di Isernia ha la stessa valenza di quella di Venezia. Per cui i giapponesi, i tedeschi, gli americani, insomma chiunque venga da ogni parte del mondo a visitare la Biennale, che è la massima manifestazione di arte moderna e contemporanea, dovrà per forza recarsi a vedere quella dislocata nelle altre regioni, sopratutto ora che Sgarbi segnalerà Isernia come la più importante”. 

 

7-07-2011

mikeante

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